BELLUNO Anche quest’anno la Scuola di estetica del Centro Consorzi di Sedico ha rinnovato la preziosa collaborazione con l’associazione Margherita Fenice di Belluno. Le allieve di due classi della scuola sono state coinvolte nel “Progetto corpo – la cura di sé” articolato in quattro incontri di due ore ciascuno e condotto da una psicologa-psicoterapeuta dell’associazione. «Il progetto ha come obiettivo quello di aiutare le adolescenti ad accettare il proprio corpo e migliorare la soddisfazione corporea, riducendo il rischio di patologie alimentari e di sintomi dei disturbi dell’alimentazione nel presente e nel futuro» spiegano la psicologa Emanuela Dalfreddo e la responsabile della scuola Chiara Mario. L’argomento è sicuramente impegnativo ma è stato trattato dalle referenti dell’associazione in modo diretto e coinvolgente permettendo alle allieve di avvicinarsi senza paura alle problematiche legate all’accettazione di sé e ai disturbi alimentari. «Per le nostre allieve, che vivono in un mondo in cui i canoni della bellezza sono spesso falsati e stereotipati, è importante capire il vero significato della parola “corpo” e della parola “bellezza”», aggiungono le referenti, che ringraziano la dottoressa Isabella Maccagnan, in alcuni degli incontri affiancata da una collega, per la delicatezza e la competenza con la quale ha accompagnato le alunne attraverso un percorso di consapevolezza e di crescita personale. «Ci auguriamo di rinnovare la collaborazione con l’Associazione Margherita Fenice anche nei prossimi anni e, se fosse possibile, anche nel prossimo quadrimestre del corrente anno scolastico coinvolgendo una classe diversa» concludono. Si dice felice anche l’Associazione Margherita Fenice: «La collaborazione ha certamente portato a proficui risultati per l’aiuto ai ragazzi coinvolti e per il legame tra i referenti che credono nel progetto. Ricordiamo che il corso è interamente a carico dell’associazione e gratuito così come quello rivolto agli insegnanti, già svolto nei due anni precedenti a Sedico e Feltre», ricorda la presidente Luisa Ciprian. «Altre scuole hanno chiesto, attraverso il dipartimento di prevenzione Ulss che ha approvato il progetto, la possibilità di portare il progetto ad alcune classi, ma non tutte le scuole hanno la possibilità di fare laboratori in presenza causa Covid e quindi tutto sarà purtroppo rimandato a data da destinarsi».