BELLUNO Partecipato ed emozionanteil concerto di questa sera “La Notte Del Vajont”, concerto di salmi con studenti e musicisti con professionisti che hanno saputo coinvolgere il pubblico e strappare convinti applausi.
FOTO DI CARMELA PRIMERANO
di RENATO BONA
Nobile iniziativa di monsignor Giorgio Lise, rettore del Seminario Gregoriano di Belluno che, come scrive Maria Giacin nel sito diocesano chiesabellunofeltre, per commemorare la tragedia del Vajont del 9 ottobre 1963 ha proposto per oggi, anniversario dell’evento che provocò quasi duemila vittime e rovine a Longarone e nei paesi vicini, la “Preghiera salmica per la notte del Vajont”, ad ingresso libero nel chiostro gotico del “Gregoriano”. Giacin ricorda che: “La sera del 9 ottobre 1963, alle 22.39, dalle pendici del monte Toc si staccarono 260 milioni di metri cubi di roccia e alla velocità di 90 km/ora precipitarono nel bacino artificiale della diga del Vajont. La frana sollevò una immensa onda d’acqua e detriti che si abbatterono sui paesi di Longarone, Pirago, Rivalta, Villanova, Faè, Codissago, Erto, Casso, San Martino, Pineda, Le Spesse, Patata, Il Cristo. Complessivamente, la tragedia causò la morte di 1.910 persone”. E quindi precisa che: “A distanza di 59 anni dal terribile disastro che ha colpito la valle del Longaronese e del Vajont, interessata dalla violenta esondazione delle acque tracimate dalla diga, a causa di una frana del monte Toc, negli spazi sacri dell’edificio religioso diocesano, lo scrittore Antonio Chiades, il pianista compositore Carlo De Battista e la violoncellista Teresa Pante proporranno la lettura di Salmi biblici e brani musicali inediti per pianoforte e violoncello, alcuni dei quali composti per la ricorrenza”. Interverranno anche, in qualità di lettori dei Salmi, gli studenti del liceo “Lollino” Giacomo Agostini, Stefano Barp, Alessandro Minuti e Margherita Scintu. Alla fine del concerto, sono stati a ascoltati alcuni testimoni che hanno vissuto personalmente la tragedia. La manifestazione è stata organizzata e sostenuta in collaborazione con il Comune di Longarone, l’“Associazione Vajont Il futuro della Memoria”, presieduta da Renato Migotti, i Rotary Club di Belluno e Cadore-Cortina, la Biblioteca Civica di Longarone, Lattebusche, il panificio Casol del Duomo di Giovanni e Luca Casol e la Caneva da Nani di Guia di Valdobbiadene. Il Sindaco di Longarone, Roberto Padrin, ha inserito l’evento nell’elenco delle celebrazioni ufficiali programmate per quest’anno a ricordo della tragedia
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