FELTRE Sono stati consegnati quest’oggi, da parte della dirigente del settore Gestione del Territorio Enrica De Paulis, i lavori relativi al primo stralcio per la realizzazione della nuova sezione archeologica del Museo civico di Feltre, che troverà posto al piano terra dell’attuale sede museale, in via Luzzo.
La procedura concorsuale ha visto assegnare il cantiere alla Nerobutto snc di Grigno, in provincia di Trento, azienda specializzata in interventi edilizi di restauro su edifici antichi, che si è aggiudicata l’asta con un’offerta di 210 mila euro + iva ed un ribasso del 10% rispetto alla base fissata. L’impresa avrà ora a disposizione 190 giorni per terminare il cantiere che prevede, oltre agli interventi edilizi, anche la realizzazione di una prima parte degli allestimenti della nuova sezione archeologica.
La direzione dei lavori sarà affidata al progettista dell’intero progetto, che è l’architetto Vio di Venezia.
“L’avvio dei lavori della sezione archeologica del museo civico rappresenta la tappa finale di un percorso che ha inizio alla fine del 2015, anno del ritorno della statua di Esculapio”, commenta l’assessore alla cultura del Comune di Feltre Alessandro Del Bianco. “Le fasi di dibattito e di progettazione non sono state semplici, perché, da un lato, sul tema del museo archeologico a Feltre c’è un substrato di confronti che durava da decenni, dall’altro intervenire su un palazzo storico così pregiato come palazzo Villabruna richiede una serie di giuste accortezze e approfondimenti con tanti e diversi soggetti coinvolti”, continua Del Bianco che aggiunge: “Ora il progetto Feltria prende sempre più forma; la linea di investimento sull’archeologia non si limita al museo, ma si concretizzerà con altri interventi che andranno a formare un vero e proprio percorso cittadino; il progetto si articolerà non solo in termini espositivi, ma anche con una elaborazione culturale e nella programmazione di eventi. Feltre, conclude Del Bianco, detiene il patrimonio archeologico più importante di tutta la provincia e con questa serie di interventi vuole caratterizzarsi come polo di riferimento nell’alto Veneto per la valorizzazione e lo studio dell’età antica”.