DILLO A RADIO PIU’
Caro Direttore
Sono sempre stato convintamente ossequioso delle regole imposte dall’emergenza covid anzi in alcune situazioni a mio parere l’avrei pensata anche in maniera più rigorosa ma oggi non posso non condividere con lei, sempre molto attento e presente, una grande perplessità. Scopro oggi che a differenza della zona arancione di gennaio le nuove norme prevedono che possano recarsi ai ristoranti solo i dipendenti di ditte private mentre l’accesso è vietato ai liberi professionisti o comunque ai lavoratori autonomi nonostante, come nel mio caso, siano in trasferta per attività lavorative. Mi domando se un libero professionista possa essere più contagioso o contagiante occupando solitamente da solo un tavolo rispetto a dipendenti che generalmente occupano un tavolo in quattro o più e quando mangiano sono autorizzati a togliere la mascherina da seduti! O ancora rispetto ad utenti di mense interne. Mi sono chiesto: ci sarà una buona motivazione dietro questa norma che appare così strampalata e discriminante! Così mi ritrovo su una panchina al freddo in un parco con un bel cartoccio di asporto a condividere il pranzo con altri sfortunati su altre panchine temendo che ciò possa succedere anche in una giornata di pioggia! Mi resterebbe solo il sedile della mia auto… almeno là dentro comando io. Teniamo duro comunque che sarà ancora lunga.
Gianniantonio Cassisi