COMELICO Indagato per stalkig un ventenne del Comelico dovrà fare molta attenzione a non avvicinarsi alla ragazza che ha ripetutamente offeso, altrimenti scatteranno provvedimenti restrittivi. A notificargli il provvedimento dell’autorità giudiziaria ci hanno pensato i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Belluno, gli stessi che hanno portato a termine un’attenta attività d’indagine tra il giugno 2020 e l’ottobre scorso. Gli antefatti: il giovane più volte al termine della relazione sentimentale con la ragazza è andato in escandescenze e fulminato dalla gelosia ha iniziato a molestare l’ex ragazza (sempre comeliana) causandogli un grave stato d’ansia al punto che la stessa ha iniziato a temere per la propria incolumità, nonché per quella dei suoi cari bersaglio di minacce. Durante l’attività investigativa gli uomini dell’Arma hanno messo a verbale le numerose telefonate e i messaggi whatsapp nei quali il ragazzo proferiva minacce tipiche del “te la farò pagare a te e a chi ti sta vicino”. Non solo, il giovane indagato ha minacciato di diffondere sui social foto “proibite” della ex fidanzata con la creazione di profili falsi. Dalle indagini risulta che il comeliano abbia minacciato gli amici e messo in atto episodi di danneggiamento nei confronti della madre della ragazza.
LA LEGGE
STALKING, ARTICOLO 612 DEL CODICE PENALE Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da un anno a sei anni e sei mesi chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita. La pena è aumentata se il fatto è commesso da persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa ovvero se il fatto è commesso attraverso strumenti informatici o telematicI