VENEZIA Le struttura regionale del Genio Civile di Belluno ha consegnato in questi giorni una serie di interventi idraulici per la sicurezza del territorio. “Si tratta di cinque cantieri, per i quali abbiamo impegnato 8,4 milioni di euro – spiega l’Assessore della Regione del Veneto al Dissesto idrogeologico, Gianpaolo Bottacin – per i quali gli uffici, dopo aver seguito la progettazione ed espletato le diverse gare d’appalto, hanno ora effettuato la consegna cosicché nelle prossime settimane potranno essere effettivamente avviati interessando diverse vallate del Bellunese”. L’intervento più consistente, del valore di 3 milioni di euro, è previsto a Cortina d’Ampezzo e riguarderà una serie di opere idrauliche trasversali e longitudinali sul torrente Boite, nel tratto compreso tra Pontechiesa e il ponte Corona: “lavori che si vanno ad aggiungere – dettaglia l’Assessore – a quelli relativi a un primo stralcio esecutivo, che avevamo avviato la scorsa primavera ed è ora in stato di avanzata esecuzione, il quale si estendeva dalla prima briglia a valle di ponte Corona, sulla S.S. 48 del Falzarego, fino alla zona appena a monte del ponte stesso e che avevamo finanziato con precedenti 3 milioni di euro”. “Abbiamo, inoltre, in partenza lavori per la messa in sicurezza e mitigazione del rischio del torrente Rai, nei comuni di Alpago e Ponte nelle Alpi, per un importo complessivo di 1,9 milioni di euro e, sempre in Alpago, il completamento delle opere di difesa delle sponde destra e sinistra del torrente Valda per 800mila euro”. Nella parte bassa del Bellunese gli altri due cantieri in partenza riguarderanno il ripristino di scogliere, briglie e manufatti lungo la Val Veses, nei comuni di San Gregorio nelle Alpi e Santa Giustina e una serie di opere di mitigazione del rischio dei torrenti Sonna, Stizzon e Colmeda mediante interventi diffusi di difesa spondale e ricalibratura dell’asta fluviale in varie località del Feltrino: “anche qui investimenti importanti, – sottolinea Bottacin – 400mila euro per il primo progetto, ben 2,3 milioni per il secondo. Le attività si svolgeranno durante tutto il corso dell’anno con l’obiettivo, condizioni climatiche e imprevisti permettendo, di concludere gli interventi più consistenti entro il 2023, quelli minori già entro il prossimo autunno. “Ancora una volta progettazioni puntuali e mirate – conclude Bottacin – attraverso cui cerchiamo di intervenire con opere che mirano non solo alla sistemazione del territorio, ma che ne aumentano anche il livello di resilienza”.
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