VENEZIA Punto stampa da Marghera, situazione covid 19. DIRETTA.
IL BOLLETTINO NUOVO AGGIORNAMENTO POSITIVI DAL 21 FEBBRAIO 449794 (+331), POSITIVI ATTUALI 12839 POSITIVI NELLE ULTIME 24 ORE 331 TAMPONI 10.331 INCIDENZA 3,20% DECEDUTI 11666 (0) RICOVERATI 269 (-1) IN AREA NON CRITICA 216 (-1) TERAPIA INTENSIVA 52 () ALTRI PAZIENTI IN TERAPIA INTENSIVA 349 DIMESSI 22743 (+13) DECESSI 11666 (0)
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In Veneto quasi l’80% di vaccinati. E’ mancata completamente una campagna di informazione sulle vaccinazioni e prolificano le fake news.
SITUAZIONE Non siamo messi male, tra le Regioni con i dati migliori per quanto riguarda l’epidemia, il Veneto con Lombardia ed Emilia è catalogato a rischio basso. E’ un virus strano, colpisce alcune regioni non altre mentre in giro per l’Europa sta mettendo in difficoltà diverse realtà. La quinta ondata a Barcellona mette in evidenza un comunità che richiedere il copri fuoco per una gestione della pandemia. VACCINI Dai 12 ai 25 anni e oltre i 60 anni non serve la prenotazione per ricevere il vaccino. Tutti gli altri devono prenotarsi. TERZA DOSE L’Oms dice che prima di parlare di terza dose bisogna pensare ai Paesi che non ne hanno ricevuto neanche una. E’ fondamentale che tutto il mondo possa avere accesso ai vaccini. SCUOLA L’esperienza delle scuole-sentinella del Veneto verrà adottata a livello nazionale. Abbiamo acquistato 1 milione di test salivari per le scuole. Obiettivo scuola in presenza. ARRIVANO GLI AFGHANI Non siamo stati allertati, abbiamo una situazione in questo momento difficile perche’ con il turismo la popolazione raddoppia. Guardiamo con attenzione a questa povera gente e al loro dramma. La ritirata degli americani non è stata una buona cosa. DOMANI IN GIUNTA TENNIS E BOB A CORTINA Ho sentito l’assessore Elena Donazzan domani mi spiegherà la storia nata dalla sua disponibilità ad entrare nel tennis club di Cortina. So che il tennis è di proprietà del Comune che non lo vuole chiudere. Cercheremo di capire in base alle progettualità del Bob come muoverci.
IL DOTTOR PAOLO ROSI e le terapie intensive. Nessun turista ricoverato in terapia intensiva.
50 persone ricoverate è la soglia limite, oltre scatta la seconda fase dell’emergenza, è un momento delicato. Se continua come negli ultimi 15 giorni superiamo il livello di allarme, se va come negli ultimi due giorni, restiamo al di sotto. Dei 52 ricoverati nelle terapie, 32 sono gravi, 3 in condizioni molto critiche (due a Mestre e uno a Vicenza). E’ cambiata la fascia di età dei ricoveri: prima il 70% aveva oltre 70 anni. Il 58% ha meno di 50 anni. Il 7% ha avuto le due dosi di vaccino.
Numero dei positivi attuali: abbiamo avuto due giorni in cui le dimissioni hanno superato gli ingressi, siamo in riduzione. Siamo attorno ai 50 ricoverati in terapia intensiva (3 in condizioni critiche), limite tra fase di gestione ordinaria ed emergenziale con l’attivazione dei posti letto in attesa pronti per accogliere pazienti ovviamente con il personale da riorganizzare. E’ un momento delicato, se continua come negli ultimi 15 giorni superiamo la soglia, se come negli ultimi 2 giorni rimaniamo sotto il livello di allarme. COSA E’ CAMBIATO? Le fasce di età nei ricoveri. Già lo scorso anno il 70% aveva più di 70 anni, oggi il 58% ha meno di 60 anni. Il 27% di persone sotto i 50 e 31% tra 30 e 50. Questo è strettamente collegato alla vaccinazione. Dei 257 pazienti 18 avevano completato il ciclo vaccinale. Percentuali 78% non è vaccinato 14% prima dose 7% entrambi le dosi. percentuali per 100mila abitanti: 3 pazienti non vaccinati, 1,2 dopo la prima dose , 0,17 vaccinazione completa. Se oggi fossero tutti vaccinati avremo 7 pazienti oggi in terapia intensiva, non 50. DECEDUTI . A Verona ricoverato un 21enne in ospedale in condizioni drammatiche, rientrava da Barcellona è stato salvato. A inizio anno il 40% moriva in terapia intensiva, oggi il dato scende a 27%, per la riduzione dell’età non che siano cambiate le cure, non esiste il farmaco che sconfigge il virus. Avendo ridotto l’età dei ricoverati si è ridotta anche la mortalità. I deceduti vaccinati e non vaccinati: 57 deceduti dal primo di maggio, solo 3 avevano completato il ciclo vaccinale non gli altri 54. Età deceduti un quarto settant’anni ma anche 6 deceduti con meno di 60 anni e 2 con meno di 50 anni NON LI VOLETE CURARE A CASA Al 118 abbiamo lottato con i pazienti perché rimanessero a casa per le cure, era evidente che non potevamo portali tutti in ospedale. Siamo stati la prima Regione che ha strutturato un sistema per lasciare a casa i pazienti che non avevano necessità di andare in ospedale. I protocolli per le cure domiciliari ci sono sempre stati, anche per le dimissioni dal Pronto Soccorso. Le Cure domiciliari quindi non è vero che non ci siano state. Abbiamo ricoverato quelli che avevano una saturazione per cui non riuscivano respirare a casa, sotto il 92%. FARMACI i medici possono ordinare tutti i farmaci secondo quanto prevede il prontuario farmaceutico, ma se usano i farmaci in modo diverso se ne assumono la responsabilità.
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GRAFICI E NUMERI DELLE TERAPIE INTENSIVE 6 PAGINE
TI 22 AGOSTO 21