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BELLUNO Alta adesione allo sciopero dei metalmeccanici e delle metalmeccaniche oggi, 28 marzo, a Belluno, per chiedere la ripresa del tavolo di trattativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, scaduto nel giugno 2024. Le percentuali di adesione sono state significative: 70% alla Clivet, 80% alla Pandolfo Alluminio di Feltre e Lentiai, 70% alla LU.VE. di Limana e BVB, 90% alla Gavazzi di Belluno e alla Mitsubishi di Alpago, 90% alla NPE di Longarone, 60% alla Aligroup di Belluno e alla Edim-Bosch di Setteville, 80% alla Evco di Sedico, 50% alla De Rigo Refrigeration di Sedico, 60% alla Videndum di Feltre, 80% alla Hydro Extrusion di Feltre e alla Epta Costan di Limana. Proprio dalla Epta Costan è partito il corteo dei lavoratori e delle lavoratrici, che ha raggiunto la rotatoria di Limana per sensibilizzare anche la cittadinanza sulla gravità della vertenza. I manifestanti contestano la posizione di Federmeccanica, ritenuta grave e antidemocratica, poiché si rifiuta di riaprire la trattativa basandosi sulle richieste avanzate nella piattaforma unitaria di Fim-Fiom-Uilm. La manifestazione si è poi conclusa davanti ai cancelli della Epta Costan, con gli interventi di delegati e delegate, dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, e delle categorie Fim-Fiom-Uilm.
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