I COSTRUTTORI EDILI DI CONFINDUSTRIA BELLUNO DOLOMITI LANCIANO L’ALLARME SU PREZZI E SOSTENIBILITÀ DEI CANTIERI
BELLUNO “L’aumento dei costi energetici e dei derivati del petrolio stanno mettendo in forte crisi le imprese di costruzione della provincia di Belluno che registrano perdite secche nella gestione quotidiana” questo il grido d’allarme di Paolo De Cian – Presidente degli edili bellunesi di Confindustria Belluno Dolomiti. “La situazione è drammatica – prosegue De Cian – in particolare per le imprese stradali e di scavi che impiegano importanti quantità di gasolio per i propri mezzi al pari degli impianti per la produzione di conglomerati bituminosi e calcestruzzo (impianti energivori) che stanno valutando anche nella nostra provincia uno stop alla produzione”. Il quadro è realmente fuori controllo e le misure già adottate dal governo ai fini delle compensazioni per gli aumenti eccezionali dei prezzi si stanno dimostrando totalmente inadeguati in quanto il ristoro – anche quando si riuscisse ad ottenerlo – avviene dopo anni e le imprese non possono sopportare esposizioni finanziarie di questa portata per così lungo tempo. Senza misure nuove ed urgenti è evidente che questa situazione fuori controllo inciderà su tutti i lavori in essere o programmati, dal PNRR alle prossime Olimpiadi, passando per i lavori del 110 e le ristrutturazioni in genere, che registrano uno squilibrio quotidiano nei conti mettendone in forse la stessa sostenibilità e fattibilità. “Al fine di evitare che molti progetti non partano nemmeno – conclude De Cian – stante il rischio che molte gare vadano deserte, è necessario che vengano aggiornati immediatamente tutti i listini prezzi delle stazioni appaltanti, non solo per i nuovi lavori ma anche per i lavori già in corso che scontano ormai quadri economici insostenibili e che le imprese non possono portare avanti”.
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