SICUREZZA
CGIL E CISL SOLLEVANO UNA QUESTIONE IMPORTANTE DOPO CHE ENEL DECIDE DI ESTERNALIZZARE LA SORVEGLIANZA DELLE DIGHE. VAIA INSEGNA
DI DAMIANO TORMEN
POSTO DI TELECONDUZIONE DI PONTE NELLE ALPI. BOTTACIN, “DOCUMENTO COMUNE PER RAFFORZARE LA POSIZIONE DEL TERRITORIO”
VENEZIA “Già lo scorso febbraio avevo espresso formalmente all’amministratore delegato di Enel Spa estrema preoccupazione per la ventilata ipotesi che l’azienda volesse ridurre da cinque a tre il numero dei posti di teleconduzione presenti sul territorio nazionale. Tra questi infatti c’è anche quello di Ponte nelle Alpi, che rappresenta l’unico centro di controllo degli impianti idroelettrici di tutto il Nordest”. A dirlo è l’assessore regionale alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin che oggi, insieme a consiglieri regionali e parlamentari bellunesi, ha incontrato sul tema i sindacati. “A tale mia sollecitazione, in maggio, era stato risposto che ogni decisione era sospesa – aggiunge Bottacin – ma, vista la preoccupazione espressa anche dal mondo sindacale, ho proposto di sottoscrivere un documento comune firmato da tutti i parlamentari e consiglieri regionali, oltre che dalla Provincia e dai sindacati bellunesi, da inviare a Enel esprimendo una posizione forte ed univoca”. “Il Nordest è un’area in cui insistono numerosissimi impianti idroelettrici installati in corsi d’acqua a regime torrentizio che quindi, in caso di fenomeni meteo rilevanti, hanno tempi di risposta rapidissimi dal punto di vista idraulico – fa notare l’Assessore. In caso di chiusura del posto di teleconduzione di Ponte nelle Alpi non si tratterebbe perciò solo del venir meno di un presidio per la gestione a distanza degli impianti e delle opere idrauliche in condizioni normali, ma soprattutto di un monitoraggio prezioso nelle emergenze, che in territori come il nostro sono sempre dietro l’angolo. Lo abbiamo tristemente visto anche lo scorso autunno con Vaia”. “Sono certo che una posizione unitaria – conclude Bottacin – sia il miglior viatico per tenere la posizione con successo”.