l’approfondimento, oggi sul CORRIERE DELLE ALPI – Agordino
AGORDO La direttrice di Asca, Giorgia Zunino, se ne va. La notizia delle dimissioni di colei che da metà gennaio era direttrice dell’Azienda speciale consortile agordina che gestisce la Rsa di Agordo e l’asilo nido Girotondo di Cencenighe, è arrivata venerdì scorso sul tavolo dell’amministratrice unica di Asca, Maria Chiara Santin. Nata nel gennaio 2017, Asca ha già conosciuto tre direttori. Se i primi quattro anni erano filati lisci all’insegna dell’accordo tra Santin e il direttore Arrigo Boito, con la chiusura del rapporto con quest’ultimo a metà dicembre 2020 il quadro ha iniziato a complicarsi.
Al posto di Boito era stata promossa Angela Niero che, tuttavia, nel gennaio scorso si era fatta da parte. Quindi l’arrivo di Giorgia Zunino. «Sarò in ferie fino al 10 ottobre – conferma l’interessata – e poi tornerò alla direzione dell’unità operativa dell’ospedale dal quale ero in aspettativa. Lascio degli splendidi colleghi, un paese, Agordo, e la sua gente che mi hanno strappato un pezzo di cuore». Zunino dribbla le domande sulle ragioni alla base della sua decisione. «Su questo non rilascio alcuna dichiarazione – dice Zunino – sui mesi che ho vissuto in Asca, invece, parlo volentieri». Per Zunino, infatti, il lavoro svolto in azienda da gennaio ad oggi sarebbe stata comunque un’esperienza soddisfacente sia sotto l’aspetto dei rapporti con il personale sia sotto quello degli obiettivi raggiunti. «Sono arrivata a metà gennaio – dice – e sono contenta dei risultati raggiunti. Abbiamo riaperto la struttura ai famigliari, abbiamo sbloccato l’approvazione del bilancio di previsione 2021, ho portato avanti la digitalizzazione degli uffici in modo da evitare il ricorso agli straordinari, abbiamo ottenuto 2 milioni e mezzo di euro dai Fondi dei comuni di confine in primis per la rifunzionalizzazione dei Polifunzionale 1 e 2 in modo da creare alloggi più vicini alle esigenze dell’utenza e offrire varie opportunità di residenzialità, quindi per l’efficientamento energetico. Abbiamo poi strappato, grazie anche all’impegno dei sindaci dell’Agordino nell’Ambito 1, circa 250 mila euro dal Pnrr per l’acquisto di attrezzature domotiche di cui dotare gli alloggi che saranno gestite dal centro di controllo della Rsa, oltre essere candidati direttamente al ministero ad altri fondi Pnrr dedicati all’ampliamento dei servizi domiciliari integrati». Soprattutto Zunino rivendica il cambiamento del clima che avrebbe instaurato negli ambienti di lavoro. «Lascio l’azienda con il numero adeguato di dipendenti, atto a fornire servizi di qualità, a fronte di un sistema di delicato equilibrio economico, ereditando un calo di ospiti, già approvato al mio arrivo, da 122 ai 74 – dice l’ormai ex direttrice – ho assunto nuovi infermieri per i quali vi era una carenza cronica come lo è ancora in altre strutture e in tutta Italia. Abbiamo dato il via a ben diciotto progetti che sono partiti a tutti i livelli, professionisti, infermieri e operatori. Ben inteso io ho solo dato loro gli strumenti e li ho incoraggiati a essere partecipi all’azienda, e ciò ha dato i suoi frutti con ottime idee strutturate e professionali. È la dimostrazione che in questi mesi difficili tutti si sono messi in gioco per il bene dell’azienda e degli utenti. Molto è stato fatto ma ancora c’è tanto lavoro da fare e non posso far altro che rivolgere i migliori auguri a chi verrà al mio posto».
Intanto i sindaci si sono riuniti martedì sera nell’assemblea di Asca per eleggere il nuovo presidente e il comitato esecutivo dopo l’uscita dell’ex sindaco e vicesindaco di Falcade, Michele Costa e Gianni Ferrini. La nuova presidente è Silvia Tormen, sindaco di Taibon, che potrà contare sul supporto di Lisa Fossen (Rivamonte), Federica Zasso (Agordo), Leandro Grones (Livinallongo) ed Ezio Zuanel (La Valle).
MARIA GRAZIA SANTIN GUARDA AVANTI
l’approfondimento, oggi sul CORRIERE DELLE ALPI – Agordino
«Vorrei contribuire a portare Asca a diventare quello che avevamo prefigurato quando è nata: non solo un contenitore di attività assistenziali-residenziali e territoriali, ma anche di altro». Nei giorni in cui ha accolto le dimissioni della direttrice Giorgia Zunino, l’amministratrice unica di Asca, Maria Chiara Santin, guarda comunque avanti. «Su questa notizia non dico nulla – spiega – ma ricordo che Boito è andato via perché si era conclusa la convenzione con l’azienda Longarone-Zoldo e non era più sufficiente. Angela Niero con onestà aveva provato a svolgere il compito di direttrice e con altrettanta onestà ha poi fatto un passo indietro». Come Silvia Tormen, anche Santin non si dice preoccupata per questa modifica del quadro organizzativo, piuttosto attenta alla situazione generale che caratterizza le case di riposo in un clima di incertezza generale. «Sono preoccupata come tutti i presidente delle Rsa d’Italia, perché il quadro è complicato per tutti – dice Santin – da mesi, tuttavia, Asca ha tutto il personale necessario per svolgere attività nei tre nuclei che abbiamo mantenuto con una scelta forte e decisa condivisa con i sindaci. Contrariamente ad altre realtà abbiamo il personale necessario: ci sono gli operatori per garantire l’attività residenziale, vedo gli assistenti sociali e tutto il gruppo impegnato sul territorio molto presenti e stiamo andando verso un accordo con un’altra realtà di volontariato». Nel gennaio prossimo scadrà il secondo mandato di Santin. «Con alcuni dei sindaci stiamo collaborando da tempo – dice l’amministratrice unica – se lo vorranno io sarò a disposizione per proseguire ancora un po’ l’opera che da quasi sei anni stiamo facendo assieme».
____