DILLO A RADIO PIU’
di Susy Dan_Falcade
“Andrà tutto bene!”. Così era scritto dovunque, con sopra disegnato un bell’arcobaleno, qualche mese fa. Era la speranza di tutti. Era l’augurio che ci facevamo l’un l’altro. Era una sorta di rito scaramantico che anch’io ho condiviso, vedi mai che funzionasse…. Era il tempo dell’Italia bella, dell’Italia migliore, unita e solidale, che cantava tutta insieme, da un balcone all’altro, e, abbracciandosi virtualmente, si sentiva meno sola e spaventata. Era il tempo della bandiera appesa alle finestre e delle Frecce Tricolori che sorvolavano città svuotate e cimiteri pieni. Era il tempo degli “eroi”, medici, infermieri e operatori sanitari che hanno lavorato per settimane senza nemmeno il tempo di respirare per curare tutti, paradossalmente anche coloro che del virus negavano perfino l’esistenza, e che a decine ci hanno rimesso la vita. 9 mesi, 43.000 morti e oltre un milione di contagiati dopo, siamo tornati alla casella del VIA. Ma non stiamo giocando a Monopoli. No, non è andato affatto tutto bene. Non era difficile prevedere che sarebbe finita così. Ce l’avevano già raccontato le strade e le piazze affollate per l’irrinunciabile aperitivo, le movide, le discoteche, le spiagge stracolme di gente, i sentieri di montagna su cui incrociavi gruppi compatti come falangi macedoni. Tanta gente ovunque, in barba a distanziamento e mascherine. E’ bastato cominciare ad allentare le misure restrittive che avevamo dimostrato di saper rispettare perché prevalesse il “liberi tutti” che ci ha portato dove siamo ora. Mesi di sacrifici, di rinunce e di risultati buttati al vento per tornare al punto di partenza. Con la differenza che, se è vero che di questo virus ora sappiamo un po’ di più, è anche vero che le misure che si rendono necessarie per contenerlo si abbattono su un paese già stremato, psicologicamente ed economicamente, che non ha più risorse da spendere. Si vedrà nelle prossime settimane se queste misure avranno effetto, ma nessuno più esclude un nuovo lockdown che, col Natale alle porte, avrebbe un effetto catastrofico. Se si potrà evitarlo dipende, così ci viene ripetuto, dal “comportamento dei cittadini”. Ed è proprio questo che mi preoccupa. Andrà tutto bene, questa volta? Vorrei poterlo credere.