Con la fine del periodo dell’epifania si iniziano a intravedere i primi risultati per il settore turistico montano. Molti i turisti che si sono affollati sulle piste in questi giorni festivi, la nevicata di pochi giorni fa poi ha regalato anche un panorama mozzafiato tra le Dolomiti. Il Presidente dell’ANEF Veneto Marco Grigoletto sintetizza il periodo appena trascorso. “Questa prima parte della stagione, al di la dei problemi logistici, di covid e di decreti da applicare di settimana in settimana è andata bene. Siamo sui livelli del 2017 il che può essere definito un buon risultato vista la situazione pandemica. Rispetto al 2019, ultima stagione di apertura stiamo perdendo dal 10 al 15% dei fatturati ma dobbiamo anche dire che in questo contesto dobbiamo essere soddisfatti come categoria.” Da oggi il super green pass è obbligatorio sugli impianti a fune in base al decreto del 31dicembre 2021 e poi c’è il rinnovo dell’ordinanza sull’uso delle mascherine ffp2 di ieri. Qualche considerazione? “Da un punto di vista prettamente tecnico non vi sarà nessun problema per l’applicazione agli italiani del decreto SGP e dell’ordinanza sulle mascherine. Quindi si potrà accedere agli impianti sia aperti che chiusi solo con la doppia vaccinazione o la guarigione da meno di 6 mesi. Su questo Anef Veneto ha le idee chiare e non esistono categorie esenti. Lo dico perché sembra che da un comunicato di una associazione sportiva nazionale si potessero fare delle eccezioni al SGP per alcune categorie di atleti. Non sarà così e ce ne assumiamo volentieri la responsabilità oltre che applicare la norma di legge del decreto del 31.12.21. Per quanto riguarda gli stranieri invece, abbiamo informazioni sul fatto che vi siano molte disdette per la confusione creata sulla durata del SGP in Italia rispetto all’estero. Infatti molti turisti hanno green pass da vaccinazione da più di 6 mesi ma con durata 12 mesi e questo per noi è un grosso problema dato che a breve verrà ridotta la durata del nostro a 6 mesi e dai 4 mesi dalla seconda dose c’è già la terza da fare. Questa confusione non aiuta assolutamente il turismo e prego vivamente Governo e i nostri politici locali di cercare di trovare una “standardizzazione del metodo” in Europa cosicchè anche i turisti stranieri possano accedere da vaccinati alle nostre aree sciistiche. In ogni caso c’è stato un calo fisiologico del turismo da oggi ma la caduta così verticale non si spiega solo con la fine delle festività ma anche con una generale incertezza sui comportamenti che di fatto porta i turisti a rimanere a casa. Se veramente la strada sarà questa non mancheremo di presentare il conto al Governo.”