PER NON DIMENTICARE
Anna Maria Bigon, la donna del Pd che ha affossato il fine vita in Veneto
VENEZIA “Non potevo votare a favore del provvedimento quando mancano le cure palliative, manca la disciplina dell’obiezione di coscienza, vanno rivisti i comitati etici, rimane aperta la questione della maggiore età e bisogna intervenire sui tempi di accesso”. Così ha affermato la Consigliera Dem Anna Maria Bigon, che si è astenuta sul voto della legge sul suicidio medicalmente assistito per ragioni di coscienza, sottolineando anche la mancanza di competenza del Consiglio regionale su questo tema. “Del resto” – continua la Consigliera Dem – “ è la stessa Corte costituzionale, nell’ordinanza del 2018, a sottolineare l’importanza delle cure palliative, affermando che l’accesso alle cure palliative spesso porta a modificare la scelta di accedere al suicidio medicalmente assistito”. La legge ora tornerà in Commissione, dove la proposta potrà essere modificata.
Fine vita, Camani (PD): “Stop che segna un passo indietro della politica rispetto alla società”.
VENEZIA “Sono profondamente delusa per questa bocciatura della legge di iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito. Il Veneto aveva l’occasione per porsi all’avanguardia e di dare un segnale forte, di cambiamento rispetto ad un immobilismo che vede comunque il Parlamento primo responsabile. Sono state tradite le attese e le speranze di tanti cittadini che nella nostra regione hanno sottoscritto questa proposta e soprattutto di chi vive sulla propria pelle una condizione di sofferenza insopportabile”. Il giudizio è della capogruppo del PD Veneto, Vanessa Camani. “Siamo molto dispiaciuti per il voto espresso dalla consigliera Bigon, alla quale abbiamo riconosciuto piena legittimità e libertà. Detto ciò, il rammarico sta nel fatto che la consigliera, pur consapevole che il suo voto avrebbe fatto da ago della bilancia, cosa che le è stata ricordata, non abbia optato per una scelta diversa. Dimostrando così un atteggiamento non rispettoso e che acuisce le distanze all’interno del gruppo”.