SAN GREGORIO NELLE ALPI Riordinato l’archivio personale mi sono capitate tra le mani due vecchie pagine del bollettino “Sotto il Pizzocco – Echi di vita parrocchiale” della Parrocchia di San Gregorio nelle Alpi, e la mia curiosità è stata attratta da due immagini “storiche” che qui riproduco, pubblicate a corredo della rubrica “Tradizioni del passato” in cui Rino Budel elencava una serie di modi di dire dei nostri vecchi, tipo: “al sol al magna le ore”, “aver le man sbusade”, “brut come le debite”, cener al piè su do’ scarpe”, e via elencando. La prima fotografia che risale agli Anni Trenta si riferisce alla Processione della “Madonna di ottobre” o Madonna del Rosario: una delle tradizionali e più celebri e importanti raffigurazioni nelle quali la Chiesa cattolica venera Maria: la Vergine è rappresentata con una veste azzurra e una corona del Rosario tra le mani. L’origine – come scrive la libera enciclopedia Wikipedia – è stata attribuita all’apparizione di Maria a San Domenico nel 1208 a Prouille, nel primo convento da lui fondato. Questa festa, che si celebra ogni anno il 7 ottobre, fu istituita con il nome di “Madonna della Vittoria” dal papa Pio V a perenne ricordo della battaglia di Lepanto, svoltasi appunto il 7 ottobre del 1571, nella quale la flotta della Lega Santa, formata da Spagna, Repubblica di Venezia e Stato della Chiesa, sconfisse quella dell’Impero ottomano. Il successore, papa Gregorio XIII, la trasformò in festa della “Madonna del Rosario”: i cristiani attribuirono il merito della vittoria alla protezione di Maria, che avevano invocato recitando il Rosario prima della battaglia. Guida il corteo il parroco don Antonio De Lotto e i due chierichetti – si annotava nel Bollettino – sono Giulio Frescura e Giuseppe Fontanive. La seconda fotografia, scattata verosimilmente nel 1956, in occasione dei cento anni di Rosa Cadorin “Zherica”, ritrae la festeggiata assieme ai parenti e ad alcune donne fra le più anziane del capoluogo. La didascalia precisava: “le prime due donne non sono di San Gregorio, ma parenti dei Cadorin, poi, in sequenza: Lina Cadorin, Aurora Cadorin (moglie di Tranquillo e mamma di Flavio), Tranquillo Cadorin (papà di Flavio), Tranquillo Cadorin detto “frate”, Giuseppe Centeleghe, Evaristo Cadorin, conosciuto come “bachetelo”, Palmira Cadorin, Fausta Cadorin, Teresa, moglie di Tranquillo “frate”, Pasqua Tonet, Teresa Cassol, mamma di Beatrice; in ginocchio: Emma Cadorin, Rosa Cadorin “Rosa Zherica”, Flavio Cadorin, Sergio Cadorin”.
NELLE FOTO (riproduzioni dal bollettino parrocchiale di San Gregorio nelle Alpi “Sotto il Pizzocco” e Wikipedia): una vecchia processione della “Madonna di ottobre” a San Gregorio nelle Alpi in provincia di Belluno; la festa del centenario di Rosa Cadorion Zherica; la Madonna del Rosario dipinta da Lorenzo Lotto.