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BELLUNO Nelle ultime settimane lo scenario del lago di Centro Cadore è stato uno dei contesti naturalistici a più alta frequentazione turistica del bellunese, dove i Carabinieri Forestali del Cadore hanno garantito il loro servizio di prossimità. Come ogni anno, nel periodo estivo aumenta la necessità di tutela delle aree naturali soggette a maggior afflusso turistico, e la passione per la pesca al luccio rende il Lago di Centro Cadore mèta ambita e frequentatissima. Per questo i controlli, svolti dai nuclei Carabinieri Forestale di Pieve di Cadore e di Auronzo di Cadore, si sono concentrati anche sul lago del Centro Cadore dove negli ultimi anni, complice la presenza di numerosi ed imponenti Lucci e il passaparola effettuato su vari gruppi social, si sono riversati innumerevoli pescatori appassionati provenienti da tutta Europa. L’attività dei Carabinieri Forestale, volta sia alla verifica del rispetto della normativa sulla pesca che alla promozione di un corretto uso delle esche e dei mezzi di pesca, ha portato al controllo di 75 pescatori e 21 imbarcazioni. Molti di essi sono risultati perfettamente in regola e conoscitori delle buone prassi di pesca ma non sono mancate le contestazioni ad altri meno ligi alle regole. Sono state svariate le sanzioni amministrative comminate dai Carabinieri Forestali, per un importo totale di alcune migliaia di euro. La maggior parte dei pescatori sanzionati utilizzava esche di lunghezza superiore a 9 cm con due o più ami con ardiglione. Si ricorda che qualora siano usate esche artificiali superiori a 9 cm, queste possono avere un massimo di due ami privi di ardiglione e l’esca deve essere preceduta da cordino d’acciaio, filo trecciato o filo in fluorocarbon. Ancorette e ami con ardiglione provocano ferite gravi al pesce, specialmente nel momento della slamatura che deve avvenire in tempi brevi e in acqua per evitare la perdita del muco protettivo che ne ricopre il corpo con conseguente sviluppo di infezioni da parassiti. Altri pescatori sanzionati utilizzavano ami non consentiti sia per l’ampiezza superiore a quella consentita che per la presenza di ardiglione. Si fa presente che con esca naturale, se la curvatura dell’amo è di ampiezza superiore a 1,5 cm, questo dovrà essere privo di ardiglione e che comunque, a prescindere dal tipo di esca (naturale o artificiale), l’amo non potrà avere curvatura di ampiezza superiore a 2,5 cm. In alcuni casi, seppur sporadici, sono state sanzionate persone in esercizio di pesca senza licenza e va ricordato che non è consentito l’uso del motore elettrico durante l’attività di pesca e che, soprattutto, i lucci pescati devono essere immediatamente rilasciati per salvaguardarne l’integrità e vitalità. Basta rispettare poche e semplici regole per evitare di incorrere in sanzioni rovinando una piacevole giornata di pesca. Il luccio, anche grazie ad una maggior salvaguardia da parte della Regione che ne vieta il prelievo, e al Bacino di Pesca n° 4 che ha apportato delle restrizioni al tipo di attrezzatura utilizzabile per pescarlo, ha trovato nel lago del Centro Cadore il luogo ideale dove vivere e svilupparsi e ne è diventato la maggior attrattiva. Rispettarlo è un impegno di tutti e i Carabinieri Forestali vigilano su questo.
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