di Renato Bona
L’ultimo numero, il dodicesimo del 2020, del notiziario “Informa Isp”, ha in copertina un appello-invito alla collaborazione: “Che in questo Natale nessun bambino resti escluso”, firmato, a nome di tutta la “famiglia Isp”, dal direttore Daniele Giaffredo (nella foto). Il quale esordisce, rivolto ai “gentili amici che sostenete l’impegno di Insieme si può” scrivendo: “Da sempre la nostra misura si racchiude in un’immagine coniata da Piergiorgio Da Rold, il nostro fondatore: ‘Per vederci bene, sia da lontano che da vicino, serve un paio di occhiali buoni. Per accorgerci di chi ha disperato bisogno di un sostegno laggiù, nel mondo. Ma anche di chi ha bisogno di un sostegno nel nostro territorio, qui accanto’”. E sottolinea: “Il momento di emergenza e necessità straordinarie che stiamo vivendo chiede a ciascuno di avere attenzioni speciali. Insieme si può ha reinventato in questi mesi progetti e interventi in particolare per garantire il cibo e l’istruzione a quei bambini e famiglie – sia vicini che lontani – oggi ancora più fragili, ancora più ultimi: stanno perdendo per sempre il treno con il futuro, vedono ingigantirsi lo svantaggio da chi la scuola e un piatto in tavola li hanno comunque garantiti”. Dunque bisogna mettercela tutta e così nelle tre pagine della pubblicazione “Informa Isp” racconta come, chiedendo a chiunque ne abbia la possibilità di fare in qualche modo la storia giusta, solidale, di questa fase così difficile e lancia l’appello: “Insieme sosteniamo gli ultimi, vicini e lontani, nell’attraversare questo periodo e raggiungere con speranza e dignità il domani. Con l’augurio a tutti di un Natale che ci sorprenda nel bene”. Ed eccoli i “suggerimenti-proposte” di Isp. Per la provincia di Belluno acquistare una tessera mensile del valore di 100 euro per contribuire alla spesa alimentare di una famiglia di quattro persone”; attivare un Sav, Sostegno a vicinanza, per garantire le spese scolastiche ad uno studente bellunese. I “Regali senza frontiere”: impegno di 30 euro per alimentarti, luce e gas (Italia); stesso importo per un campo di zafferano (Afghanistan); 40 euro per latte in polvere (Uganda); 50 euro ad una famiglia per un nonno (Madagascar); stesso importo per una capra per una donna (Afghanista). La “Cartolina di Natale”: un disegno realizzato a mano da un’artista bellunese, due mani che si stringono e ci dicono che è possibile costruire un futuro migliore per tutti i bambini del mondo. L’interno della cartolina è personalizzabile, e la donazione libera andrà in favore dei due progetti di sostegno ai bambini in Italia e in Uganda. Non un semplice biglietto, ma un gesto concreto: sostituiscono un dono tradizionale con un’offerta a favore di un progetto. Si può personalizzarlo con una dedica, accompagnato da una decorazione per l’albero di Natale, realizzata con carta, fatta a mano dalla cooperativa “Il Cartiere”, che offre lavoro a ragazzi con disabilità in provincia di Belluno. Infine: una donazione continuativa tramite bonifico bancario o bollettino postale, carta di credito e PayPal, con un “semplice gesto che assicura continuità e sostenibilità all’impegno di garantire un futuro migliore ai bambini, ragazzi ed adulti in diverse parti del mondo. Concludiamo ricordando che L’Associazione gruppi “Insieme si può…” Onlus è un’organizzazione non governativa (Ong), fondata nel 1983, composta da 70 gruppi di adulti e da una decina di bambini e ragazzi (Colibrì), ai quali aderiscono oltre duemila persone; non ha scopo di lucro, è apartitica e apolitica. In oltre 30 Paesi del Sud del Mondo, “Insieme si può…” promuove, amministra e sostiene progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo in ambito educativo, sanitario, difesa dell’infanzia, empowerment femminile, sicurezza alimentare, agroforesty, microcredito, interventi umanitari nelle emergenze, sostegno a distanza e altro. È inoltre da sempre impegnata anche nel sostegno delle povertà del territorio locale. Tra le prime organizzazioni italiane nel 1986 a proporre il progetto “Sostegno a distanza”, oggi assiste quasi duemila bambini in 13 Paesi di Africa, America Latina e Asia. Ancora: in ambito locale e nazionale le attività sono prevalentemente orientate all’educazione allo sviluppo, attraverso percorsi formativi nelle scuole, eventi e campagne di sensibilizzazione. Isp conta due sedi operative in Uganda, nella capitale Kampala e a Moroto, nella regione nord orientale del Karamoja, con un referente stabile a Morovoay in Madagascar. Emanazione diretta dell’associazione è la Ong Isp in Africa, braccio operativo di “Insieme si può…” in Uganda. Ed ecco l’organigramma di staff e direzione: Daniele Giaffredo, direttore; Rita Battiston, amministrazione; Federica De Carli, formazione; Francesca Gaio, progetti locali; Mariachiara Luongo, sostegno a distanza; Nahid Dabiri, raccolta fondi; Maurizio Crespi, responsabile sede Isp Madagascar; Luana Alum, responsabile sede Isp di Moroto, Uganda; Marilisa Battocchio, responsabile progetti Uganda; Chiara Carmagnoli, referente progetti Isp di Moroto, Uganda; altre cariche: presidente Daniele De Dea; vice presidente Edy Battiston; coordinamento: Diego Belli, Giuseppina Casagrande, Luigi Da Corte, Carla Dazzi, Anna Della Lucia, Mario Giatti, Sergio Lacedelli, Paola Mezzavilla, Giorgio Roncada, Angela Rui; compongono l’organo di controllo i dottori: Francesco De Bortoli, Brigida Marta, Augusto Zovi mentre del collegio dei probiviri fanno parte: Alessandra Buzzo, Piergiorgio Da Rold, Francesco De Bon. Altre informazioni sulle molteplici iniziative del Gruppo di volontariato missionario “Insieme si può…” nella sede di via Vittorio Veneto 248 di Belluno, telefono 0437-291298, indirizzo e-mail: [email protected], sito telematico: www.365giorni.org.