APPELLO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO GIUSEPPE CONTE E AI MINISTRI SALVINI E TONINELLI PER ATTUARE I DECRETI DI LORO COMPETENZA CHE FERMANO LA LEGGE
Rivolgiamo questo appello sottoscritto da Legambiente, Borghi Autentici d’Italia e Uncem, insieme a centinaia di piccoli comuni per chiedere a Lei effettiva attuazione della legge per la salvaguardia dei piccoli comuni, che necessita ancora di due decreti attuativi, in capo alla competenza di due suoi Ministri, Salvini e Toninelli a cui estendiamo il presente appello.
La legge 158/2017 approvata sul finire della scorsa legislatura all’unanimità, che pone finalmente le condizioni per invertire la rotta e ridurre le maggiori disuguaglianze territoriali, ha oggi dunque bisogno di un’urgente spinta politica, economica e sociale per determinare ricadute reali e inversioni di tendenza significative. Prima fra tutte il finanziamento rapido alla banda ultra larga: prima grande infrastruttura immateriale necessaria a questi territori per riportare il lavoro e ridurre le distanze digitali anche nelle zone bianche e a fallimento di mercato.
Riteniamo che per questo sia immediatamente necessario non solo incardinare nella Legge di Bilancio le risorse non spese degli anni precedenti previste nel testo, ma prevedere risorse ulteriori che portino a 100 milioni di euro all’anno, e non in un quinquennio come previsto dalla norma, le risorse a disposizione.
E’ oggi, inoltre, urgente che il Ministero dell’Interno stili l’elenco dei comuni beneficiari in tempi rapidi, mettendo subito il Ministero delle Infrastrutture in condizione di stilare il Piano Nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni, che avrà il compito di definire modalità di presentazione e selezione dei progetti finanziabili dalle risorse previste.
Riteniamo fondamentale che il Piano in questione debba indirizzare le risorse a disposizione non a pioggia su piccoli interventi sparsi, ma su validi progetti pilota che siano un modello di innovazione d’area vasta, in grado di determinare un reale cambio di passo verso uno sviluppo sostenibile e indicare la direzione sul futuro anche ai successivi stanziamenti.
Per questo, onorevole Presidente e onorevoli Ministri, Vi chiediamo insieme alle tante realtà che si interessano di territorio e ai tanti sindaci che sottoscrivono questo appello, di indicarci i tempi di lavoro in atto, di prevedere un incontro con questa delegazione che apra un tavolo di confronto per dare un segnale importante alle comunità sparse che governano gran parte del territorio italiano e hanno urgenza di credere sia ancora possibile progettare e immaginare un futuro in questo terzo millennio anche per i centri fuori dalle città.