“Se le capita lo scriva, io questa mattina mi sono svegliata con la sensazione di aver perso un angelo custode, per noi Leonardo Del Vecchio è stato questo” .
AGORDO Gente tanta, tanta davvero. Lo hanno atteso alle 12 e tra un battito e l’altro delle campane dell’Arcidiaconale ed è stato applauso fiume. Uomini, donne, bambini, anziani, dipendenti Luxottica, ex dipendenti, ma anche molto altri estranei al mondo Luxottica, che conoscono la storia, che sapranno tramandare ai loro figli la figura di Leonardo Del Vecchio. Passato il centro il carro funebre ha imboccato la strada per Tamonich, parcheggio “Peppino Impastato”, l’arteria che corre parallela allo stabilimento “madre” la sua creatura azzurra e, che lascia intravvedere Palazzo De Manzoni, altro angolo del Comune di Agordo, che il Cavaliere ha tenuto per tanto tempo nel cuore. E giù per la piana dei Mogn fino al PalaLuxottica, quella struttura fortemente voluta da Luigi Francavilla, necessaria per i grandi eventi dell’azienda, ma anche per la comunità. Un altro regalo a due stelle, quelle del primo marchio che non si scorda mai. Ad attendere il feretro i parenti più cari, gli amici di famiglia, i dirigenti, giovani o dai capelli bianchi. Intanto il parcheggio di Tamonich si è riempito di gente, di magliette azzurre ovvero la “divisa” d’ordinanza e tante rose poi depositate accanto alle spoglie di Leonardo Del Vecchio. Poco dopo le 13 l’apertura della camera ardente dove domani mattina alle 11.30 si terranno i funerali. E’ l’inizio di una lunga processione, uomini, donne, bambini, anziani, dipendenti Luxottica, ex dipendenti…e tutti gli altri desiderosi di sfiorare quell’uomo visionario, da leggenda, fortificatore delle speranze. Alle 14 Francesco Milleri scende dall’elicottero in un crescendo di commozione che lo porterà ad omaggiare il “capo”. La camera ardente rimarrà aperta per tutta la notte, domani l’ultimo saluto.
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