Approvato il documento in unità di crisi e c’è già la lettera per le aziende sanitarie. Da lunedi si torna alla “normalità” delle attività ospedaliere. Dal 13 marzo sospese le attività ospedaliere, mantenute solo emergenze-urgenze. Da lunedi l’ospedale rimane territorio da monitorare, gestire e organizzare con massima allerta. Alcuni cenni: accessi rivisti e limitati anche solo 2, presidiati da personale sanitario che deve appurare che chi entra non ha la febbre ed ha i dispositivi, guanti e mascherine chi non le ha le prenderà dal personale della Protezione Civile. Vengono rivisti gli spazi. Visite solo su prenotazione e dilazionate ogni 15′ con possibilità che le persone arrivino solo con 1 accompagnatore, meglio se la persona arriva da sola. Prenotazioni telefoniche non agli sportelli. RICOVERI Dal pronto soccorso percorsi separati. Prima di qualsiasi ricovero verrà fatto il tampone circa 1600 al giorno. Mentre la persona aspetta l’esito non va in reparto ma in spazi isolati fino all’esito dell’esame. INTERVENTI PROGRAMMATI La persona verrà chiamata il giorno prima per il tampone. Tutti quelli che entrano in ospedale per qualasisi intervento saranno tamponate per mettere in sicurezza persona e ospedale. PROGRAMMAZIONE Visite specialistiche sospese, alcune sono state già programmate ora c’è un’attività di programmazione in corso. Stanno riprendendo e riprogrammando le prestazioni AMBULATORIALI Ove possibile incentivate il più possibile le visite a distanza attraverso video chiamate e video conferenza.OSPEDALI COVID (come Belluno e Agordo…) avranno reparti covid per poi tornare gradualmente nella normalità.
MANUELA LANZARIN, ASSESSORE DEL VENETO ALLA SANITÀ