LIVINALLONGO Arabba Fodom Turismo e l’Istituto Culturale Ladino “Cesa de Jan” offre l’opportunità di visitare la mostra “Emigrazione dalle Dolomiti nel Novecento”, a cura di Luciana Palla. Un interessante percorso fatto di fotografie, documenti e filmati che esplorano alcuni aspetti del nostro territorio a volte poco conosciuti. L’esposizione, a ingresso libero, sarà visitabile dal 29 luglio al 5 settembre 2020 presso la sala piano terra dell’ufficio turistico di Arabba, comune di Livinallongo del Col di Lana, con i seguenti orari di apertura: dalle 8.45 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.30. La ricerca di Luciana Palla si focalizza sulla migrazione nel corso del Novecento nei comuni di Colle S. Lucia, Livinallongo e Rocca Pietore. È il risultato di due anni di ricerca. Ogni comune aveva le sue caratteristiche, che hanno influenzato le modalità e i mestieri dell’emigrazione, ma le mete erano sicuramente l’Argentina, l’Australia, la Svizzera e il Sudtirolo. Da Livinallongo, ad esempio, le partenze già iniziano a fine Ottocento diventando una tradizione tramandata da padre a figlio. Livinallongo e Colle S. Lucia, per il fatto di essere stati comuni austriaci fino alla prima guerra mondiale, rappresentano una situazione economica e politica diversa che, di conseguenza, influenza gli spostamenti in modo differente. Tra le varie peculiarità, si sottolinea l’emigrazione minorile in Sudtirolo tedesco e ladino, oppure coloro che partivano già con un mestiere imparato e con i propri attrezzi. Nella mostra viene ricordato il ruolo importante delle donne. Mogli e figlie, ma anche ragazze che partono da sole sia in America che in Europa e lavoravano nelle foreste, nelle miniere, nelle campagne, nelle fabbriche tessili o come balie e domestiche. Un altro aspetto presente nell’esposizione è lo spopolamento, fenomeno che inizia già nel 1945.