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BELLUNO Nella serata di martedì scorso, la Squadra Mobile di Belluno ha eseguito un’ordinanza cautelare coercitiva emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Belluno, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di M.M., un diciannovenne. L’indagine condotta dalla 3^ sezione della Squadra Mobile ha portato all’accusa del giovane per i reati di rapina e tentata estorsione. Il 2 maggio scorso, M.M., in concorso con altri coetanei, ha accerchiato un sedicenne davanti alla stazione ferroviaria di Belluno, impedendogli di allontanarsi e costringendolo con minacce di percosse a togliersi le scarpe e consegnarle. La vittima è stata costretta a tornare a casa scalza, nonostante la pioggia. Nei giorni successivi, M.M. ha continuato a vessare la vittima, contattandola via WhatsApp e chiedendole 50€, affermando falsamente che il denaro gli fosse stato sottratto. Minacciava azioni ritorsive per costringere la vittima a incontrarlo e consegnare i soldi. All’incontro si sono presentati i poliziotti, che hanno portato M.M. in Questura, segnalandolo all’Autorità Giudiziaria. Le investigazioni hanno permesso di ricostruire l’intera vicenda, evidenziando le responsabilità e la pericolosità dell’autore, portando all’emissione del provvedimento cautelare da parte del GIP.