DAL GIORNALE RADIO DELLE 10.30 IL SINDACO DI AGORDO ROBERTO CHISSALE’
IL MINISTRO FEDERICO D’INCA’
DALLA RSU DELLA CERAMICA DOLOMITE “GRAZIE LEONARDO DEL VECCHIO”
L’assemblea dei delegati e dei candidati di FEMCA CISL alla RSU Luxottica di Agordo, Sedico e Cencenighe, unitamente ai delegati FEMCA CISL di Luxottica Pederobba esprime costernazione e dolore per la scomparsa del Cavalier Leonardo Del Vecchio. A Lui dobbiamo la straordinaria crescita della nostra Azienda, l’occupazione di migliaia di persone e un’attenzione costante al territorio e alla vita dei “suoi” collaboratori. Nelle prossime ore, di intesa con le altre Rappresentanze Sindacali aziendali e territoriali troveremo il modo migliore per dare espressione ai sentimenti di commozione e sconforto di tutti i lavoratori di Luxottica
FEMCA CISL-UILTEC
Il Cavalier Del Vecchio ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’industria italiana negli ultimi cinquant’anni, e ha segnato un cambiamento profondo nella vita e nelle prospettive del territorio Bellunese. È comprensibile quindi l’emozione e il sentimento di gratitudine che i lavoratori hanno nei suoi confronti e il vuoto che la sua scomparsa ha lasciato. Per rispettare i sentimenti individuali e collettivi, che stanno emergendo in questi giorni, e per rendere omaggio alla sua grande figura Femca CISL e Uiltec UIL hanno deciso di sospendere e rimandare le iniziative programmate per questa settimana per permettere a quanti lo vogliono di partecipare alle sue esequie.
La Segreteria Nazionale della FILCTEM-CGIL esprime le piu’ profonde condoglianze per la scomparsa del Cavalier Del Vecchio. Per la Segreteria Nazionale FILCTEM-CGIL il segretario generale Marco Falcinelli
LUIGI DELL’ATTI, RSU LUXOTTICA_CGIL
DIOCESI BELLUNESE, CHIESA BELLUNO_FELTRE IL VESCOVO RENATO MARANGONI
«A nome di tutta la diocesi e, in particolare, delle parrocchie di Agordo e Sedico e dei rispettivi circondari, esprimo il cordoglio, che desidera far giungere ai familiari, alle maestranze e ai dirigenti di Luxottica. In attesa delle esequie, in una comunità cristiana il cordoglio diventa anche suffragio e in questa preghiera non può mancare un sentimento di gratitudine per quello che Leonardo Del Vecchio è stato per le nostre vallate, nelle quali venne da migrante, avviando un’industria che con il passare del tempo ha raggiunto una caratura internazionale. Così per tanti decenni egli ha assicurato migliaia di posti di lavoro alla nostra provincia, che negli anni precedenti aveva conosciuto il dramma dell’emigrazione.
Vogliamo esprimere gratitudine anche per l’aiuto concreto con cui il cav. Del Vecchio e la sua Azienda hanno manifestato solidarietà alle iniziative delle comunità parrocchiali del territorio».
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LUCA ZAIA
VENEZIA “Amo ripetere spesso che solo i pessimisti non fanno fortuna. Penso che il cavalier Del Vecchio sia stato la dimostrazione vivente di questo modo di dire; un uomo che con la sua determinazione e la sua visione del lavoro, dal nulla si è attestato nella classifica degli imprenditori di maggior successo in tutto il mondo. Desidero ricordarlo come uno degli artefici della riscossa della nostra terra, in particolare del riscatto economico delle nostre montagne. Il Veneto gli deve molto. Sono numerosissime le persone delle nostre valli dolomitiche che grazie a lui hanno trovato un lavoro segnando la via del benessere per intere famiglie. Se il Veneto è oggi quella grande realtà produttiva ed economica che intendiamo mantenere e accrescere è grazie a figure come Del Vecchio che hanno creduto nel nostro lavoro e nella nostra gente”.
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ROBERTO PADRIN
«Leonardo Del Vecchio è stato uno degli imprenditori più lungimiranti d’Italia. La sua capacità di visione ha dato vita a un’impresa che per Belluno ha significato lavoro e welfare, oltre a export e business, garantendo quello sviluppo economico e sociale che solo i grandi personaggi sanno creare. La sua scomparsa lascia un vuoto enorme, ma affida alla politica e all’amministrazione del territorio il compito di continuare ad assicurare le condizioni perché il Bellunese rimanga una terra in cui lavorare e produrre a livello globale non solo è possibile, ma è vantaggioso, per la grande professionalità degli addetti. Un’eredità non facile, ma che tutti, nessuno escluso, dobbiamo raccogliere e portare avanti».
IL DEPUTATO DARIO BOND
“Per decenni Luxottica è stata un modello di sviluppo e di fare impresa. E Leonardo Del Vecchio ha costituito un esempio di imprenditore illuminato. Mancherà al Bellunese, mancherà soprattutto all’Italia”. È quanto afferma il deputato Dario Bond, nell’esprimere il cordoglio per la scomparsa di Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica. “L’ultimo grande esempio l’ha dato con la disponibilità a salvare la Ceramica Dolomite, altro esempio di capacità imprenditoriale del territorio bellunese e del modello veneto. La sua idea di industria, che ha sempre contemperato la produttività dei siti produttivi con la qualità di vita lavorativa dei dipendenti, ha rappresentato un paradigma che veniva dalla tradizione di Olivetti e Mattei. E che non va assolutamente disperso”.
L’EURODEPUTATO HERBERT DORFMANN
«Scompare oggi un grande imprenditore e industriale del Bellunese, un esempio di come anche tra le Dolomiti possano nascere realtà in grado di essere punto di riferimento mondiale. Con Del Vecchio, la provincia di Belluno perde una persona che ha sempre guardato al futuro, riservando grandissima attenzione ai propri dipendenti anche in un momento in cui le difficoltà internazionali hanno spinto molte multinazionali a concentrarsi più sui propri bilanci che sul benessere dei propri lavoratori. Salutiamo oggi uno degli ultimi “self-made man”, una persona che è riuscita a farsi voler bene da tutti i suoi dipendenti; alla famiglia e a tutti i collaboratori va la mia più stretta vicinanza»
L’ASSESSORE REGIONALE GIANPAOLO BOTTACIN
“Un esempio di imprenditoria per tutti. Un riferimento mondiale. Ha dimostrato che dal nulla si può costruire un impero. E lo ha fatto facendo crescere la sua impresa insieme al territorio. Ha dimostrato che se un’impresa cresce con il territorio, il territorio cresce con l’impresa. Se ne va un grande imprenditore che ha incarnato il fare impresa insieme a tutti i suoi collaboratori. Una gravissima perdita per il territorio bellunese e veneto”.
L’ASSESSORE REGIONALE ELENA DONAZZAN
“Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica, ha avuto una grandissima capacità innovativa. È stato capace di rigenerare un’intera provincia di montagna e ha avuto la visione che i propri dipendenti sono tanti più motivati quanto sentono di appartenere all’azienda per cui lavorano. Con lui è nata una nuova forma di welfare aziendale”.
IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA BELLUNO DOLOMITI LORRAINE BERTON
“Il Bellunese, il Veneto, l’Italia oggi perdono il numero uno; un uomo, un imprenditore, un visionario che ha fatto sempre la differenza in ogni ambito. Senza di lui, la storia di questo territorio sarebbe stata un’altra. Personalmente sono commossa e costernata. Spero che il suo esempio possa rimanere il motore di questa nostra comunità. Guardiamo ad Agordo dove tutto è iniziato con commozione ma anche orgoglio, orgoglio per averlo potuto avere come punto di riferimento. Ci mancherà moltissimo, non eravamo pronti a una perdita così grande. Come imprenditori bellunesi faremo di tutto per onorarlo non con le parole ma con i fatti, con quel silenzio laborioso che è stato il suo tratto nei decenni. A noi il compito di preservare il suo lavoro”.
CONFARTIGIANATO BELLUNO LA PRESIDENTE CLAUDIA SCARZANELLA
«Leonardo Del Vecchio è stato per il Bellunese un modello, che ha saputo portare nella grande industria il sistema direi quasi “familiare” tipico dell’artigianato». Nomi per antonomasia dell’occhialeria mondiale, Luxottica e Del Vecchio hanno garantito al territorio lavoro e sviluppo. Del Vecchio è stato un artigiano che si è fatto strada, richiesto per la precisione e la qualità delle sue incisioni. Il suo esempio di tenacia deve costituire l’asticella con cui l’artigianato bellunese dovrà misurarsi per migliorare, senza accontentarsi, senza smettere di investire per affinare le proprie competenze, nella consapevolezza che l’abilità di artigiano può portare lontano. Ora il territorio dovrà essere bravo a valorizzare quelle competenze cresciute all’ombra della grande occhialeria per continuare a proporre un sistema di produzione che vede agire parallelamente industria e artigianato».
APPIA CNA DI BELLUNO IL PRESIDENTE MASSIMO SPOSATO
“Le imprese artigiane ricordano con affetto la sua elevata statura umana e imprenditoriale, capace di coniugare una visione aziendale e sociale di eccezionale respiro con lo sviluppo costante di un territorio, che lo ha corrisposto con le sue grandi risorse e la sua bellezza”.
CISL BELLUNO TREVISO IL SEGRETARIO MASSIMILIANO PAGLINI
“Figure come quella di Leonardo Del Vecchio rappresentano l’essenza e il senso del lavoro e del fare impresa, la sua è una storia fatta di laboriosità, creatività, intuizioni, attaccamento al territorio e di grande attenzione ai lavoratori e alle lavoratrici. La sua scomparsa ci rattrista e rischia di aprire scenari complicati. Crediamo che il suo esempio debba essere il tratto distintivo per il passaggio di testimone dentro al Gruppo industriale e per la continuità sui territori di Belluno e di Treviso delle aziende del Gruppo. Crediamo che si debbano tenere ben saldi i riferimenti alle sue origini e alla grande attenzione che egli ha sempre dedicato a tutti i suoi dipendenti e, in particolare, al territorio bellunese”.
IL DIRETTORE DELLA ULSS1 DOLOMITI, MARIA GRAZIA CARRARO
“Un pensiero di vicinanza anche a tutti i dipendenti del gruppo EssilorLuxottica della provincia di Belluno, importante parte del tessuto produttivo locale, per i quali il Cavaliere non è stato solo un datore di lavoro lungimirante ma anche un vero padre di famiglia, che non ha mai dimenticato le sue origini e i suoi collaboratori, assicurando loro un welfare avanzato e il sostegno a diverse iniziative per la salute e il benessere non solo dei lavoratori Luxottica ma dell’intera cittadinanza. L’esempio che il Cavalier Del Vecchio ci ha dato sia da stimolo per tutti i giovani delle nostre montagne, per la determinazione nella realizzazione dei propri sogni, per la visione dinamica e aperta, per la generosità nel sostenere lo sviluppo del territorio e delle comunità locali a cui è sempre rimasto legato”.
LA SEGRETARIA MONICA LOTTO E IL DEPUTATO ROGER DE MENECH
«Addio a una delle persone che hanno contribuito a far uscire il Bellunese, il Veneto e l’Italia dalla miseria. Leonardo De Vecchio ha rappresentato fino a incarnarlo il sogno del boom economico. Partito dall’orfanotrofio milanese dei Martinitt non si è arreso al destino avverso e ha lottato con tutte le sue forze e la sua intelligenza per farsi strada. Abilissimo nello sviluppo fino a dimensioni globali di Luxottica, da Agordo ha conquistato il mondo senza mai lasciare indietro nessuno. È stato Leonardo Del Vecchio a introdurre, tra i primi in Europa, il welfare aziendale negli anni Ottanta. Un modello che poi avrebbe fatto scuola e si sarebbe sviluppato e diffuso nei decenni successivi. L’intera comunità bellunese piange oggi un suo figlio adottivo stimato, rispettato e amatissimo».
DAL ROTARY CLUB DI BELLUNO IL PRESIDENTE GIAN MARCO ZANCHETTA
Dagli anni Settanta Del Vecchio era socio attivo, per poi diventare socio onorario del Club bellunese. «Oggi il nostro Club perde un socio simbolo per l’intera provincia di Belluno e per l’intera Italia, non sarà una facile eredità. Ci ha lasciato infatti uno dei più grandi imprenditori italiani e un vero benefattore. Dobbiamo trarre forza dal suo esempio. Il Cav. Del Vecchio era un bellunese di adozione e ha costruito un impero mondiale con le nostre genti».
OSCAR DE BONA PRESIDENTE ASSOCIAZIONE BELLUNESI NEL MONDO
“L’immortalità non è di questo mondo. Lo sappiamo tutti, è banale ricordarlo. Però a certi grandi personaggi spesso concediamo utopisticamente la facoltà di sfiorarla. Poi, quando arriva quella notizia che non avremmo mai voluto né scrivere né leggere, torniamo tutti con i piedi per terra. Leonardo Del Vecchio va ricordato, infatti, soprattutto per la sua vicenda umana di imprenditore illuminato. Nessuna beatificazione, perché gli faremmo un torto. Soltanto un grazie grande quanto la sua creatura – la Luxottica – che parla agordino al mondo e che, ci piace dirlo, ha il pregio di essere partita dal basso, costruita pian piano, sviluppata sino ai vertici dell’imprenditoria come un esempio di impegno, caparbietà e intelligenza manageriale. In queste circostanze si dice sempre che si è subita una grave perdita, è vero. Però sta a tutti noi cercare di colmarla facendo memoria di ciò che è stato per onorarne l’autore e, assieme a lui, quelle decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici co-artefici della fortuna di Luxottica”.
OSCAR DE PELLEGRIN, SINDACO DI BELLUNO
“Con Leonardo Del Vecchio se ne va un autentico punto di riferimento per la provincia di Belluno. Una stella polare. Un faro che, in virtù della sua intraprendenza, del suo coraggio e delle sue capacità imprenditoriali, ha illuminato il territorio. E continuerà a farlo, grazie a ciò che è riuscito a costruire. Del Vecchio ha saputo trasformare un’utopia in un progetto e una piccola bottega in un modello conosciuto e apprezzato in ogni angolo del mondo. Senza mai perdere di vista la persona. Perché nei suoi dipendenti, che chiamava collaboratori, vedeva soprattutto delle persone, degli esseri umani con le loro priorità, fragilità. E le loro esigenze, che il fondatore di Luxottica ha sempre cercato di soddisfare e di accompagnare attraverso scelte lungimiranti. Da oggi, a essere più povero, non è solo il territorio bellunese, ma un intero Paese che ha guardato con ammirazione a un gigante in grado di far coincidere l’alta produttività sul mercato con il rispetto per il lavoro e i lavoratori. È questa l’eredità più importante che ci lascia. Un’eredità di cui fare tesoro”.
CENTRO CONSORZI
“Una grave perdita per tutta l’imprenditoria bellunese – esprime la presidente di Rete Imprese, Casartigiani Belluno, Michela Barattin – ma anche una perdita umana”. Il Presidente di Centro Consorzi Antonio Manzotti “Leonardo, magari senza conoscerlo, rappresentava, come spinta visionaria verso il futuro e, se vogliamo, anche come garanzia di questo territorio”.
Il direttore, Michele Talo “Questa provincia è più povera perché viene a mancare forse la figura più rappresentativa, quella che sapeva coniugare lo spirito dell’uomo che crea e sa superare le difficoltà, mettendo in campo le sue conoscenze e la
sua resilienza”