AGORDO Lo smart working è pronto per ASCA. Lo annuncia il l’amministratore unico dell’azienda Mariachiara Santin con un comunicato che pubblichiamo.
Asca (azienda sanitaria consortile agordina) è pronta allo smart working perché lo ha messo in atto da un anno ed ora esso diventa una risorsa immediatamente spendibile per tutti i collaboratori che non lavorano direttamente con l’anziano.
I collaboratori di Asca sono in larghissima misura i “professionisti della cura” dei quali in questi giorni sentiamo parlare ininterrottamente e, nell’Azienda Agordina, stanno dimostrando professionalità e umanità garantendo la partecipazione e la presenza, utilizzando ancor più le nuove tecnologie e andando ben oltre quello che la stessa Direzione richiede, fino a far sfumare il loro ruolo in quello del volontario che, purtroppo, in questo periodo, non può accedere alla residenza.
Ci sono però altri professionisti che, pur con ruoli diversi, da martedì 9 marzo si faranno carico di anziani, operatori, famiglie, territori, servizi amministrativi e progetti innovativi da casa.
Una soluzione che ha subito un’accelerazione sia in seguito alla specificità della situazione sia perché è opportuna per seguire le indicazioni del Ministero del Lavoro, ma essa è realmente possibile solo perché già sperimentata.
Per mettere in atto tecnicamente lo smart working il passaggio semplice e veloce: e Asca lo ha fatto dotando gli operatori di un pc portatile e collegandolo al server dell’Azienda. Ciò che è nuovo è un passaggio culturale: ed esso richiede tempo perché è necessario andare al di là della logica della prestazione e focalizzarsi sul risultato in un rapporto di fiducia con i propri collaboratori e fra colleghi che non prescinde dai controlli del tempo dedicato al lavoro.
Per questo averlo già sperimentato da un anno – è il caso per esempio di una figura amministrativa di vertice – ha facilitato la decisione presa dai vertici aziendali. E così da dopodomani, cioè da martedì 9, gli uffici di Asca saranno spostati in domicili diversi, cioè a casa dei singoli professionisti, ed “aperti” come sempre a chi telefona, scrive, manda e–mail. A raccogliere i bisogni del territorio continueranno ad essere gli assistenti sociali Stefano Masini, Elena Palua e Giulia Mondin che si fanno carico di tutti i Comuni dell’Agordino rispondendo alle richieste specifiche dei cittadini ed effettuando anche, se necessarie, le visite domiciliari secondo tutte le indicazioni sanitarie.