AGORDO Si è chiusa la trattativa sull’accordo economico per i lavoratori di ASCA, una trattativa durata 3 mesi, e che ha visto impegnati i sindacalisti in diverse sedute.Sul tavolo l’Azienda ha portato un fondo di circa 200mila che in media significa più di 2000 € per ogni lavoratore, da erogare nelle forme che andiamo a descrivere. Il sistema che è stato elaborato, è una sorta di sistema premiante, che dovrebbe valorizzare maggiormente chi si è speso di più per la qualità del servizio che la casa di riposo offre all’utenza. Per quanto riguarda i lavoratori in servizio nel 2017, si vanno a erogare somme secondo l’impianto di un accordo regionale che premia il cosiddetto Elemento Variabile Territoriale, un bonus che tiene conto di alcuni fattori su cui si evidenzia una certa disponibilità del lavoratore. Per il 2018, invece, è stato articolato un sistema che pesa, con diverse percentuali, 3 fattori: la valutazione del lavoratore (sui rapporti con l’utenza, con i colleghi e con la direzione), la presenza in servizio, su cui pesano maggiormente le malattie brevi e frequenti, e lo straordinario effettivo, utilizzato come parametro che valorizza la disponibilità a sostituire le assenze dei colleghi. Il premio potrà essere erogato, a scelta del lavoratore, come produttività (quindi in denaro), welfare, quindi beni e servizi che l’Azienda renderà disponibili sfruttando le competenze di un’azienda esperta nel settore, oppure scegliendo un misto tra denaro e servizi. Per i lavoratori che ancora mantengono il contratto sanità, si è adattato il premio agli istituti peculiari del contratto, cercando però di non creare differenze fra i lavoratori. La trattativa, nata con toni piuttosto accesi, si è via via appianata, in un clima di collaborazione che ha permesso di condividere le scelte. Si sono evidenziati i problemi emersi nelle assemblee sindacali, a luglio e a ottobre, ma si è anche analizzata la difficoltà oggettiva di creare un gruppo coeso di lavoratori, vista la genesi molto particolare di Asca: un’azienda nuova, dove il gruppo storico è stato quasi completamente riassorbito in Ulss, e quindi i circa 90 lavoratori sono quasi tutti di nuova assunzione, e spesso alle prime esperienze nel settore. Nelle assemblee coi lavoratori, nei prossimi giorni, si andrà a spiegare il dettaglio di un accordo, che comunque era già stato presentato, nel mese di ottobre, nelle sue linee principali.
ANDREA FIOCCO FP CGIL
GINO COMACCHIO CISL FP