BORGO VALBELLUNA In merito alla notizie riportate nel pomeriggio (vedi articoli seguenti) l’intervento di Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom e responsabile elettrodomestico, Stefano Bona, segretario della Fiom di Belluno e Silvia Spera, area politiche industriali per la Cgil nazionale.
Abbiamo appreso dalle agenzie stampa della proposta vincolante da parte della Lu-ve per l’acquisto del sito ex Acc di Mel. Una notizia importante sicuramente, ma che ci lascia una forte preoccupazione su quello che ne conseguirà sotto l’aspetto occupazionale. Al ministro Giorgetti desideriamo sommessamente ricordare che a oggi le conseguenze della decisione di abbandonare quell’unico tentativo di politica industriale da parte del Governo, che era il progetto Italcomp, sono i 400 licenziati della ex Embraco, a cui si aggiunge ora il rischio di esuberi in Wanbao e in ultimo, ma di non trascurabile importanza, che con oggi si sancisce la rinuncia del nostro Paese a produrre compressori, con la cancellazione quindi di competenze industriali e professionali acquisite negli anni. Non riteniamo ci siano le condizioni per essere così entusiasti. Per questi motivi abbiamo inviato oggi stesso una richiesta di incontro urgente al Ministero dello Sviluppo economico, proprio perché siamo un’Organizzazione sindacale che fa la propria parte nell’interesse delle persone che lavorano e non ci lasciamo andare in facili entusiasmi nei confronti di un mercato che porta avanti i propri interessi e che può e sa farlo senza bisogno dell’aiuto del Governo.”
OGGI ALLA RADIO
BORGO VALBELLUNA LU-VE Group ha informato di aver presentato una proposta vincolante per l’acquisto di un ramo d’azienda di Acc, La proposta prevede la completa riconversione industriale delle attività, al fine di ampliare la produzione di scambiatori di calore statici per banchi frigoriferi, condizionamento d’aria, chiller e pompe di calore, già realizzati da LU-VE Group nella fabbrica di Limana (Belluno), sede della società controllata SEST S.p.A, oltre che in altri stabilimenti del Gruppo. La proposta vincolante prevede l’assorbimento di una parte degli attuali lavoratori di WACC e investimenti complessivi nel sito per circa 6 milioni di euro nell’arco di tre anni. La società punta ad ampliare la propria base produttiva, rendendo l’attività dello stabilimento di Mel conforme e coerente con il core business del Gruppo, installandovi linee di produzione di scambiatori di calore.
LORRAIN BERTON, PRESIDENTE CONFINDUSTRIA BELLUNO “il Gruppo LU-VE attraverso Sest – con i suoi amministratori delegati Michele Faggioli e Matteo Liberali – sta dimostrando amore per il territorio, coraggio imprenditoriale e lungimiranza. Lo sta facendo con i fatti e non con le parole. A Sest e alla sua dirigenza vanno il plauso e il pieno sostegno di Confindustria Belluno Dolomiti. Un contributo altrettanto fattivo, a questo punto, vorremo vedere anche da parte delle Istituzioni – locali e nazionali – perché il manifatturiero bellunese non venga lasciato solo e possa contare su infrastrutture materiali e immateriali all’altezza delle sfide che lo attendono”
IL MINISTRO PER I RAPPORTI CON IL PARLAMENTO FEDERICO D’INCA ‘“La proposta vincolante di Lu-Ve Group nei confronti di Acc è un importante segnale sia per l’azienda di Mel sia per il territorio bellunese. Una dimostrazione di attenzione e della valenza dello stabilimento che, come abbiamo sempre sottolineato in questi anni, ha saputo dimostrare serietà per l’alta professionalità dei dipendenti e per il ruolo strategico che ha rivestito. Da parte del Governo c’è stata la massima attenzione sulle sorti di questo stabilimento e, assieme alla viceministra Alessandra Todde, al Commissario Castro e al sindaco di Borgo Valbelluna Cesa, che ringrazio per il lavoro svolto, abbiamo seguito le diverse fasi che hanno portato al risultato odierno: il cammino nei confronti dello stabilimento è stato lungo e difficile”.
L’ASSESSORE ELENA DONAZZAN “ACC ha avuto la forza di resistere, nonostante i danni della multinazionale cinese Wanbao, la timidezza della politica nella difesa del comparto dell’elettrodomestico, di cui ACC è ultimo produttore, oramai chiuso dei compressori, parte nobile dell’elettrodomestico che è stato il cuore dell’industria italiana per decenni, dettando le regole di mercato nel mondo. Solo la forza dei lavoratori, dei sindacati, di un territorio che ha accompagnato, anche attraverso il Comitato di sorveglianza socio-istituzionale, i passaggi delicatissimi fino ad oggi con la proposta vincolante d’acquisto di LU-VE. Tutto è stato sempre sulle spalle del Commissario Castro, a cui va il nostro grazie”.