VENEZIA L’ordinanza firmata ieri dal Presidente della Regione del Veneto conferma la riapertura dei Servizi educativi, dedicati alla fascia dai 0 ai 6 anni, nel rispetto delle linee guida Nazionali recepite a livello regionale e dei principi di sicurezza e prevenzione a supporto delle famiglie. L’apertura dei servizi educativi per la prima infanzia e delle scuole dell’infanzia è fissata per il 1° settembre 2020, come da calendario scolastico regionale approvato dalla Giunta veneta già a fine luglio. “L’esperienza maturata a giugno con l’apertura dei Centri Estivi ed il coinvolgimento del tavolo preposto – commenta l’assessore regionale alla Sanità e alle Politiche Sociali -, composto da Anci, Fism, Assonidi, Cooperazione Sociale e Aninsei, ha contribuito al raggiungimento di questo importante obbiettivo finalizzato non solo a conciliare il tempo vita-lavoro, ma anche e soprattutto per tutelare il benessere dei minori in un’ottica di ripresa del percorso educativo, di crescita e di socializzazione assieme ai coetanei”. “Le scuole potranno, quindi, riaprire già a partire da inizio settembre – continua l’Assessore – con lo stesso rapporto educatore-bambini antecedente all’epidemia sanitaria: per i nidi 1 educatore ogni 8 bambini sopra i 12 mesi, mentre il rapporto per le scuole dell’infanzia rimane invariato 1 a 29. Questo per garantire la sostenibilità del servizio da parte dei gestori e assicurare l’iscrizione al prossimo anno educativo a tutti i bambini”. “La prima notizia, di grande rilevanza, è che non è previsto l’utilizzo delle mascherine: i bambini non dovranno usarle – sottolinea l’Assessore -. Gli educatori, invece, dovranno usare le protezioni per poter mantenere un contatto ravvicinato soprattutto con i più piccoli. Obbligatoria, invece, sarà la misurazione quotidiana della temperatura corporea a tutti i minori, al personale all’ingresso, e a chiunque debba entrare nella struttura”. Se le condizioni atmosferiche lo consentiranno l’esperienza educativa potrà svolgersi anche all’aperto per mantenere i gruppi separati. Tutti gli spazi comunque disponibili (sezioni, antisezioni, saloni, atrii, laboratori, ecc.) potranno essere “riconvertiti” in luoghi distinti e separati per accogliere stabilmente gruppi di relazione e gioco stabili e distinti, per evitare la promiscuità tra gruppi diversi. Questo per consentire un tracciamento più veloce ed efficace in caso di positività al Coronavirus. Viene mantenuta la fascia oraria della pre-accoglienza ed il prolungamento dell’orario del servizio per supportare i genitori lavoratori, così come il momento del pranzo e quello del riposo pomeridiano continueranno a scandire i tempi di permanenza all’interno della struttura, con le stesse modalità del passato, ma con una attenzione maggiore verso l’igienizzazione degli ambienti, delle superfici e dei materiali. “Fondamentale sarà la cooperazione e l’alleanza tra enti gestori e famiglie – conclude l’Assessore regionale -, chiamate a sottoscrivere un “Patto di corresponsabilità” al fine di concordare, responsabilmente, modelli di comportamento che possano contenere il rischio di diffusione di COVID-19”. La gestione di casi sospetti o confermati di COVID-19, nel contesto dei servizi educativi per l’infanzia, sarà indicata nel documento redatto a cura dell’Istituto Superiore di Sanità ed in fase di completamento.