BELLUNO L’assessore ai lavori pubblici con precise competenze in fatto di manutenzioni risponde al consigliere Fabio Rufus Bristot che ieri con una lettera inviata a Palazzo Rosso aveva messo in evidenza il degrado di via Lungardo e non solo. Per Giannone il problema non è un problema per il Comune, problema lo diventa quando la legge impone le autorizzazioni di chi ha in gestione il fallimento. “Infatti – chiosa l’assessore massariano – la boscaglia, come la chiama il consigliere Fabio Bristot è stata in questi ultimi tre anni ripulita due volte con i volontari del progetto “Servizio Civile Anziani” e con gli operai del Comune. La situazione è nota: le operazioni di pulizia e disinfestazione all’area ex Bardin sono subordinate all’autorizzazione da parte del Curatore fallimentare che ha in gestione il fallimento”.
Negli ultimi anni in virtù della varie concessioni del curatore fallimentare il Comune è intervenuto, anche con il personale dell’Ulss1 Dolomiti ma non sarebbero mai state riscontrate situazioni di criticità sanitarie “L’area – precisa Biagio Giannone – che occupa oltre 12.600 metri quadri, da sempre è luogo favorevole alla riproduzione delle zanzare, e proprio per questo motivo più volte in passato si sono fatte operazioni di disinfestazione”.
Ai suggerimenti di Fabio Rufus Bristot l’assessore non allarga le braccia ma risponde con un grazie per la segnalazione. “Chiederemo all’Ulss1 Dolomiti di fare un sopralluogo e al Curatore di poter accedere nuovamente all’area per provvedere ad un nuovo intervento di pulizia. Allo stesso tempo stiamo lavorando per trovare un compratore dell’area”.
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