Palle di carta igienica bagnata lanciate giovedì sera contro finestre, muri e fin sul tetto delle scuole di Trichiana, macchiando le pareti rifatte di recente. E nelle settimane scorse ingressi non autorizzati negli edifici scolastici con imbrattamenti vari.
BELLUNO La Camera del lavoro di Belluno e FLC Belluno esprimono unitariamente la condanna per il grave attacco vandalico che ha colpito l’Istituto comprensivo di Trichiana e nel contempo garantiscono vicinanza e solidarietà al dirigente del plesso scolastico, Alessandra Nuti e al sindaco di Borgo Valbelluna, Stefano Cesa.
Alessia Cerentin, segretaria provinciale della Federazione dei lavoratori della conoscenza, pronuncia a chiare lettere tutto il proprio disappunto: “Gli atti vandalici dei quali l’istituto è stato oggetto costituiscono una ferita non solo alla comunità, ma a tutto il mondo dell’istruzione. C’è preoccupazione per una situazione ripropostasi negli ultimi tempi, ma che mai in passato aveva colpito Trichiana e che non può più essere catalogata come una semplice bravata”. Denise Casanova, segretaria della Camera del lavoro di Belluno, osserva: “Ancora una volta un grave episodio di vandalismo si è consumato ai danni della scuola di Trichiana. La Cgil di Belluno nell’esprimere solidarietà alla dirigenza scolastica, al personale e agli alunni, si augura che le forze dell’ordine facciano al più presto luce su questo grave episodio. Questi fenomeni, che si ripetono nel tempo, non possono essere sottovalutati, perché atti di vandalismo contro la scuola non producono solo un danno materiale ma testimoniano un pervicace attacco al diritto allo studio e soprattutto l’idea che la scuola non sia quel fattore sociale di crescita della persona e della società, dell’educazione alla democrazia e alla convivenza civile. Ci auguriamo che nessuno sottovaluti questi episodi e che non vengano visti come ragazzate, perché al contrario, attaccando la scuola, si attacca l’intera comunità e la più importante agenzia formativa per le nuove generazioni, gli adulti del futuro”.