ROMA E’ solo un’ipotesi e va trattata come tale, ma se passasse l’aumento della tassazione l’Italia sarebbe ancora meno competitiva in un settore che oggi è trainante e che genera il 13% del Pil nazionale e 3,4 milioni di posti di lavoro. Se dovesse effettivamente essere approvata, la proposta lanciata dalla maggioranza di governo del BisConte di aumentare l’Iva su ristoranti e alberghi per finanziare qualche taglio alle tasse sulle aliquote più basse dell’Irpef (che già oggi pagano poco o nulla in termini reali al netto di deduzioni e detrazioni), il turismo italiano diverrebbe ancora meno competitivo di oggi nei confronti dei paesi confinanti.
DA ROMA IL PARLAMENTARE DARIO BOND