Oggi l’assemblea, nel corso della riunione è prevista la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione.
BELLUNO Con un comunicato a colori Bim Gsp suona la tromba, nelle note gli innegabili meriti di Giuseppe Vignato ormai a fine mandato, Gsp così se le suona “50 milioni di investimenti realizzati e debiti ridotti di 57 milioni”. Ci permettiamo di aggiungere una tonalità in minore al concerto dell’ufficio stampa dell’azienda bellunese, altre note, quelle degli utenti, dei consumatori dell’acqua dolomitica che negli ultimi sette anni si sono visti aumentare le bollette che hanno sempre pagato senza batter ciglio, nessuna protesta e le colpe del debito trovato il primo giorno di mandato da Vignato non sono certo di coloro che hanno aperto il rubinetto nell’acqua nei mesi precedenti, cioè non sono certo imputabili al consumo d’acqua come la storia non insegna, anzi si tende a dimenticarla perché non viene mai insegnata alle nuove generazioni. Ma sarebbe giusto aggiungere a quelli che vengono letti come succcessi, anche gli insuccessi di gestioni precedenti che sono costati gli aumenti in bolletta agli ignari “sudditi”. Ma tant’è ormai è acqua passata tanto per rimanere in tema.
Gsp chiude l’esercizio 2019 -che presenterà oggi all’assemblea dei soci – con ricavi di 30 milioni, utile di 4,3 milioni, patrimonio societario di 40 milioni, 27 in più negi ultimi sette anni. I prelievi d’utenza rilevati nel 2019 si sono confermati a circa 14 milioni di metri cubi annui. L’importo totale delle bollette emesse nel 2019 ha superato i 30 milioni di euro. Le spese correnti sono rimaste in linea con il 2018, a 22 milioni di euro, con un contenimento sul budget di 500 mila euro. Positivi anche gli incassi del 2019, che hanno superato il 99% del bollettato e generato nuova cassa, al netto delle spese correnti, per 15 milioni di euro: di questi, 10 milioni sono stati utilizzati per finanziare gli investimenti, 5 milioni per ridurre i debiti. Tra i principali interventi, i nuovi acquedotti di Rivamonte, Cencenighe (Val Biois) e Ponte nelle Alpi (tratta Col Coltron-Piaia), il risanamento di più tratte dell’acquedotto della Val Clusa, il rifacimento di una tratta di adduzione a Cortina, i nuovi serbatoi di Cortina (in corso) e Rocca Pietore (in corso), il collegamento degli acquedotti di Ponte nelle Alpi e Belluno, il ripristino delle fognature di Agordo (in corso), Auronzo, Sedico, Belluno, Alleghe (2 lotti ultimati, 1 in corso).