“Il divieto di consumazioni al chiuso a pranzo ed a cena fino al 31 maggio e, la sera dopo il 1 giugno deve urgentemente essere riconsiderato per le attività rifugistiche con una deroga specifica”
BELLUNO Il settore rifugistico s’avvia verso la nuova stagione con diverse incognite, dalla meteo alla neve ancora presente in quota, si sono quindi aggiunte le regole dell’emergenza sanitaria. “Siamo molto preoccupati – dice Guido Lorenzi presidente provinciale Rifugi Alpini di Confcommercio- per le limitazioni alle consumazioni dei pasti ora in vigore. Pensare di avviare la stagione con il solo servizio all’aperto (salvo che per gli alloggiati) in un
contesto caratterizzato, quest’anno più che mai, da un clima ancora rigido anche di giorno e dalla presenza di grandi quantitativi di neve al suolo, rappresenta una costrizione molto penalizzante e difficilmente gestibile”. Il presidente si rivolge ai rappresentanti di governo a livello locale, regionale e nazionale sostenendo come i temi della montagna non vengano sufficientemente capiti. “Chiediamo di intervenire – dice Lorenzi – affinchè al più presto i rifugi vengano messi nelle condizioni di poter utilizzare anche gli spazi interni in virtù delle criticità che potrebbero sfociare anche in problemi di sicurezza”. (foto rifugi Carestiato e Auronzo)