ROCCA PIETORE Era da un po’ che il lupo non si faceva notare nell’Agordino. Gli ultimi assalti degni di nota in territorio Fodom tra pecore, capre e asini, ma anche in territorio rocchesano, lo ricorda bene Diego a Malga Laste. Questa notte il canide è tornato, uno forse più di uno, anzi sicuramente più di uno secondo gli allevatori Matteo Del Monego e il Padre Carlo Alberto, pensionato che da tempo da una mano al figlio nella difficile professione che si è scelto. “Questa notte – ci racconta – il lupo è venuto a fare visita ai nostri animali, qui vicino alle abitazioni, a non più di 100 metri. Non era solo e lo conferma il disastro che hanno lasciato distruggendo una recinzione peraltro pure elettrificata. Si sono portati via, verso il Cordevole per banchettare, una pecora gravida di due agnellini che non vedranno mai la luce”. E’ avvilito Carlo Alberto, avvilito e arrabbiato con chi il lupo lo ha introdotto ma dimostra di non saperlo gestire e i precedenti in tutta la provincia ne sono la conferma. “Questa mattina non mi vergogno a dirlo abbiamo pianto – dice Carlo Alberto – non per il danno economico, ma perché ci si affeziona agli animali, ci si impegna, ci si sacrifica per loro”. Sacrifici importanti a 2000 metri di quota anche quando d’estate si compie l’operazione della fienagione su almeno 10 ettari di prati, belli da vedere anche per il turista che arriva dalla pianura veneta. “Ma ti passa la voglia – ci dicono dall’allevamento di Digonera – anche perché non sappiamo come andrà la prossima volta. Questa notte ne ha fatto le spese una pecora, ma qui ci sono oltre alle pecore, cavalli, asini e altri animali da allevamento. Probabilmente il branco questa notte è stato disturbato, forse si è accontentato della pecora, forse il cavallo ha tentato di difendere gli animali, forse impauriti si sono riparati all’interno di una struttura chiusa, altrimenti oggi contavano danni ancora maggiori”. La famiglia Del Monego vorrebbe una risposta dalla politica, ma le risposte pare non arrivino e intanto ogni giorno le cronache raccontano delle razzie del lupo come quella di questa notte con un banchetto degno di un Re, come nelle passate occasioni.
L’utero della pecora era integro come pure stomaco e intestino, dalla sacca uterina l’allevatore ha tolto i due agnellini che avrebbero dovuto nascere a giorni.