BELLUNO L’emergenza per l’epidemia Coronavirus non deve far dimenticare i piani di sviluppo legati al comprensorio Quantin-Nevegal-Ronce-Valmorel: ne è convinta l’associazione Belluno Alpina che chiede a tutti gli enti coinvolti di mettersi al lavoro per organizzare la ripartenza e concretizzare le proposte discusse nei mesi scorsi. “Dovremo farci trovare preparati” spiega il presidente Gimmy Dal Farra. L‘associazione guarda con interesse a quello che si sta già facendo nel comprensorio e ribadisce le priorità per l’area. “Crediamo nell’urgenza di tre principali interventi mirati che diano subito un segnale di svolta: c’è il lago, con funzione turistica e di protezione civile e antincendio, per il quale attendiamo un progetto dal Comune. Poi ci sono due strade, indispensabili anche per il ripristino dei boschi post Vaia: quella di collegamento tra Nevegal e Ronce, e il completamento del tratto silvopastorale tra Nevegal, Ronce e Valmorel, conferme, queste ultime, in attesa dalla Regione, che potrebbe contribuire economicamente anche alla realizzazione del lago” Belluno Alpina chiede agli enti già interessati un segnale. “In un momento storico cosi importante, con una stagione invernale molto negativa a cui è seguito questo lungo periodo di malattia” conclude Dal Farra “ gli annunci di chiusure di attività si moltiplicano e le partite IVA hanno bisogno di prospettive: gli enti devono supportarci e garantire tutte le azioni e gli investimenti necessari per realizzare queste idee, nate dal confronto con loro e con le altre realtà dell’arco prealpino. Non c’è altro tempo da perdere”.