È ora di concretizzare, serve una politica determinata e concreta”
BELLUNO L’associazione Belluno Alpina chiede agli enti territoriali, Provincia in testa, di concretizzare il lavoro per il Giro d’Italia 2022 nel comprensorio che dall’Alpago arriva fino a Limana, un vero e proprio “giro dei borghi” in occasione dei 50 anni dalla scomparsa di Dino Buzzati. “Le terre sopra i 600 metri di quota hanno bisogno di manutenzioni, ma anche di coesione sociale, di occasioni di pubblicità e di vita”, ricorda il presidente dell’associazione Gimmy Dal Farra (foto Bellunopress.it). Belluno Alpina lavora a questa sfida da 4 anni e i residenti di Ronce e Valmorel, così come quelli di Chies e Tambre, sono in attesa e aspettano gli sviluppi. I comuni hanno fatto una loro proposta chiara, con un arrivo in Nevegal passando per paesi come Limana, Canè, Piandelmonte, Ronce fino al piazzale e con una cronoscalata da Farra d’Alpago a Sant’Anna di Tambre. “Ora bisogna intervenire per la sistemazione di alcune strade, ma bisogna avviare i preparativi. La richiesta è già sul tavolo del presidente Zaia e ha lo scopo di organizzare una settimana piena di eventi per iniziare la stagione turistica al meglio, come meritano le Prealpi”. Belluno Alpina insiste inoltre per la costituzione di un consorzio forestale e per dare concretezza al progetto Ronce 2020, per il quale l’associazione chiede interventi e finanziamenti a favore di famiglie e imprese, magari provando a intercettare i fondi del Recovery Plan o quelli per le Aree Interne.“Queste terre – conclude Dal Farra – ora più che mai hanno voglia e bisogno di ripartire: la nostra area prealpina, montana ma non di elevata altitudine, è stata presa d’assalto per le passeggiate nei periodi di tregua concessa dal Covid; serve un grande investimento per le terre marginali ma ricche di ambiente e natura, I tempi sono stretti, ma sufficienti… se c’è volontà di agire”.