BELLUNO Il lockdown per Coronavirus ha bloccato per qualche settimana i cantieri della rigenerazione urbana, ma si potrà presto ripartire con nuove regole per il regolare svolgimento dei lavori: questo quanto emerso dalla videoconferenza che ha visto coinvolti tutti i progettisti dei cantieri comunali per la rigenerazione urbana e gli amministratori e tecnici di Palazzo Rosso (il sindaco Jacopo Massaro e l’assessore Franco Frison; il segretario generale Francesco Pucci; il Responsabile Unico del Procedimento, Carlo Erranti e l’ingegnere Alessandra Venturelli).
I cantieri aperti Con il fermo dei cantieri, scattato verso metà marzo, il confronto è stato l’occasione per fare il punto sull’avanzamento dei lavori; quattro i cantieri ora: la Mediateca delle Dolomiti, a Palazzo Crepadona; la ristrutturazione della scuola Gabelli; il centro del terzo settore all’ex caserma Piave; la ciclabile Antole-Casoni. Sul tavolo, la necessità di adeguare i Piani di Sicurezza e Coordinamento dei cantieri alle nuove norme di distanziamento sociale: modifiche che, vista la vastità delle aree di intervento, non dovrebbero comportare particolari problematiche.
Gli altri progetti Poco prima di Pasqua è stato sottoscritto anche il contratto con il raggruppamento di imprese – tra le quali anche la bellunese Deon – a cui sono stati affidati i lavori presso l’ex Chiesa dei Gesuiti, dove quindi presto potranno partire i lavori di restauro. Palazzo Rosso è invece ancora in attesa del nulla osta da parte del nucleo di monitoraggio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per poter adeguare il progetto per il Parco della Piave, a Lambioi, dopo il devastante passaggio della tempesta Vaia. Infine, per l’intervento di sistemazione del piazzale della stazione, sono in corso alcuni approfondimenti tecnici con la Provincia.
L’ASSESSORE DEL COMUNE DI BELLUNO FRANCO FRISON