(Arv) Venezia 17 ott. 2018
“Ancora un animale selvatico, questa volta un cervo, lasciato agonizzante ai bordi della strada per un’intera notte lungo la Strada provinciale 1, in zona Cadola. È un comportamento abominevole, occorre agire subito, non possiamo rimanere inchiodati alla burocrazia. La Provincia di Belluno ha aperto un bando per una convenzione con i veterinari privati pubblicato sul suo sito istituzionale alla voce ‘Gare, appalti, aste avvisi di pre e post informazione’ che scadrà il prossimo 24 ottobre, nel frattempo però nessuno interviene”. Ad affermarlo sono Andrea Zanoni (PD), Cristina Guarda (AMP) e Patrizia Bartelle (M5S) dell’Intergruppo per il benessere e la conservazione degli animali e della natura. “È inaudito lo scaricabarile dell’Ulss che si nasconde dietro il paravento dell’attività non compresa tra i livelli essenziali di assistenza (Lea) erogati dal Servizio sanitario nazionale. È una risposta bizzarra, poiché la fauna selvatica, considerata patrimonio indisponibile dello Stato, dovrebbe per logica rientrare tra le competenze delle Ulss. E comunque in episodi del genere non si può parlare di problemi di burocrazia, si tratta di umanità. Non possiamo credere che non si trovi nessuno in grado di porre fine alle sofferenze di un cervo, un animale che lo stesso trattato di Lisbona dell’Ue considera ‘essere senziente’. Senza dimenticare che la presenza di un animale agonizzante così imponente sulle strade rappresenta un pericolo per la circolazione”.