BELLUNO Quattro anni fa ai primi di dicembre gli uomini della Questura di Belluno in accordo con la Procura si erano fiondati a Feltre per arrestare Omar Kinteh, gambiano di 25 anni indagato per spaccio di stupefacenti anche e soprattutto a minorenni. Ma quel giorno l’extracomunitario aveva lasciato la Cooperativa Dumia dove era ospite richiedente asilo, scomparso verso una destinazione sconosciuta, almeno fino a pochi giorni fa. Infatti la Polizia Tedesca lo scorso 2 dicembre lo ha arrestato. Oggi la Procura di Belluno chiede venga riportato in Italia per rispondere alla legge. Il soggetto è arrivato in Italia a Lampedusa nel maggio del 2015. Da Lampedusa a Belluno e quindi a Feltre dove nel parco Boscariz con altri connazionali nell’estate del 2016 si è dedicato allo spaccio di marijuana e hashis per clienti minorenni che pagavano lo stupefacente dai 10 ai 15 euro a grammo. Le segnalazioni arrivate in Questura hanno dato il là all’attività investigativa. All’inizio Kinteh vendeva al dettaglio poi è però salito di livello creando una rete di “cavalli” per le consegne. L’attività si interrompe nell’autunno del 2016. Il primo dicembre 2016 alle 17 è ancora alla Dumia ma il giorno dopo quando arriva la Polizia riesce a far perdere le sue tracce dopo essersi incontrato con una persona, lo confermano alcuni testimoni. Questa è l’ultima traccia dell’uomo sul territorio italiano. Nel febbraio 2017 vengono emesse le misure cautelari per gli spacciatori, lui compreso. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Belluno, aveva portato all’emissione di un’ordinanza cautelare che disponeva la custodia in carcere a carico del gambiano e degli altri connazionali nel febbraio 2017. Viene ipotizzato possa essersi trasferito all’estero e infatti il progetto Wanted III finalizzato alla ricerca dei latitanti. La Squadra Mobile di Belluno ha iniziato a consultare la rete al fine di reperire informazioni, trovando i profili sui social con tanto di nome, cognome e fotografie. Il profilo tra l’altro lo legava ad una donna di Francoforte oggi cinquantenne arrestata nel 2010 a Fiumicino con quasi 5 chilogrammi di cocaina. Tra l’altro Kinteh aveva postato una serie di fotografie tra supermercati, palestra, autobus che lo riconducevano ad un’area vicino all’aeroporto di Stoccarda. Con questo sospetto la PM in Procura ha convinto dil GIP ad emettere un mandato d’arresto europeo. La Questura ha sollecitato l’Interpool e alla fine i tedeschi hanno inviato le attese risposte: il 2 dicembre l’uomo è stato individuato, fermato e riconosciuto con tanto di impronte digitali. Ora è in carcere in Germania in attesa di essere consegnato alla Giustizia Italiana voli e covid permettendo.