BORGO VALBELLUNA Nuova vita al depuratore di Villaghe di Lentiai, in comune di Borgo Valbelluna. Bim Gsp, con un investimento di 500 mila euro, ha avviato di recente i lavori di ammodernamento dell’impianto che tratta i reflui provenienti dall’abitato di Lentiai. Un intervento di manutenzione straordinaria, che razionalizza l’intero sistema depurativo, che migliora la qualità dell’acqua restituita in ambiente, che risolve annose criticità collegate ai rilevanti volumi in arrivo giornalmente dalla rete fognaria. I lavori interessano più comparti della struttura: la grigliatura verrà sostituita integralmente e dotata di una nuova griglia più performante, automatica, in acciaio, con cestello a pettine rotante; il comparto di ossidazione biologica, dove sono previste maggiori lavorazioni, verrà aumentato nelle dimensioni e migliorata la funzionalità grazie all’installazione di un nuovo sistema di ossidazione con diffusori a microbolle. Il funzionamento generale a cicli alternati, inoltre, consentirà di massimizzare l’abbattimento dell’azoto totale allo scarico e minimizzare i consumi energetici. Anche per il comparto di sedimentazione finale sarà sottoposto ad un importante intervento di manutenzione straordinaria con la sostituzione dell’esistente carroponte raschiatore. Verranno, infine, sostituiti gli esistenti comparti di stabilizzazione aerobica e ispessimento fanghi grazie alla realizzazione di due nuovi ispessitori fanghi, costituiti da due vasche affiancate. Il nuovo comparto di trattamento fanghi sarà inoltre dotato di piazzola attrezzata per alloggiare un mezzo di disidratazione mobile. Verranno, inoltre, sostituiti anche i quadri elettrici dell’impianto, ormai obsoleti e poco efficienti, e completate le relative opere elettriche complementari. “Ammodernare impianti obsoleti come questo – spiega il presidente di Bim Gsp Attilio Sommavilla – porta a importanti e concreti benefici per le nostre comunità: aumentano la qualità dell’acqua restituita all’ambiente e ai nostri corsi d’acqua, tutelando i nostri ecosistemi, riducono i costi energetici collegati al funzionamento di questi impianti particolarmente energivori, migliorano il patrimonio infrastrutturale, pubblico quindi di tutti i cittadini, a garanzia di una vera ricchezza per le generazioni che verranno. Non dimentichiamo – conclude Sommavilla – che come amministratori e come cittadini abbiamo la responsabilità di consegnare alle generazioni future un patrimonio idrico efficiente e in buono stato, ma anche un ambiente vivibile e sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale”. L’opera, cofinanziata dalla Regione Veneto per l’importo di 200 mila euro, rientra nel Piano d’Ambito di recente approvato dall’assemblea dei comuni e che, fino al 2033, prevede interventi per 208 milioni di euro.