*******
BELLUNO Si concluderanno nei prossimi giorni i lavori di Bim Gsp per la messa in sicurezza di un tratto di acquedotto in località Candaten, in Comune di Sedico, portato alla luce dalla forza erosiva del torrente Cordevole durante le abbondanti piogge di fine ottobre scorso. La condotta, alimentata dalle sorgenti della Val Fogarè e collegata alla dorsale idrica che da La Valle Agordina rifornisce otto Comuni in destra e sinistra Piave fino a Valdobbiadene, è stata messa in sicurezza grazie alla costruzione di una scogliera, in massi ciclopici, utile ad arginare il corso d’acqua. Sono stati, inoltre, posati 200 metri di nuova tubazione, collegati all’esistente, per consentire l’allontanamento del tracciato dalla zona esposta ad erosione. I lavori, eseguiti lungo la sponda destra del Cordevole, sono stati affidati in somma urgenza all’impresa Edilcostruzioni di Sedico, che è stata coadiuvata per le parti idrauliche dalle maestranze di Gsp. La realizzazione dell’arginatura ha permesso anche il rifacimento di un tratto di sentiero, danneggiato dal corso d’acqua, della Via degli Ospizi, percorso che collega la Certosa di Vedana alle miniere della Val Imperina. “Con questo intervento abbiamo scongiurato il pericolo di lasciare senz’acqua un vasto bacino d’utenza – spiega Attilio Sommavilla, presidente di Gsp –. Parliamo, infatti, di un acquedotto che da solo garantisce una portata media giornaliera di circa 40 litri al secondo, determinante nell’assicurare stabilità all’erogazione quotidiana. Abbiamo, quindi, operato a tempo di record – spiega Sommavilla -: di questo ringrazio non solo l’impresa e le maestranze di Gsp, ma anche gli enti preposti al rilascio delle autorizzazioni, che hanno prontamente risposto alle nostre richieste, consentendo di velocizzare le tempistiche di esecuzione. Purtroppo – conclude Sommavilla – i cambiamenti climatici sono e saranno sempre più un problema con cui fare i conti. Indispensabile, quindi, proseguire nella direzione che abbiamo già intrapreso, ovvero di investire in opere che non solo migliorino il servizio ai cittadini, ma che consentano di mitigare gli impatti degli eventi estremi e rendere maggiormente resilienti le infrastrutture idriche”.
*******