REDAZIONE Ieri in “Dillo a Radio Più” la critica del già consigliere comunale Fabio Rufus Bristot, persona interessata per quota parte alla vicenda, oggi la risposta dagli uffici di Belluno di Gestione Servizi Pubblici
BELLUNO Sono tuttora in corso, e verranno condivise quanto prima con i Comuni soci, le valutazioni sull’acquisizione dell’area più idonea ad ospitare la futura nuova sede di Bim Gsp, Bim Infrastrutture, Consorzio Bim Piave e Società Informatica Territoriale. Un’area che necessariamente deve essere situata nei comuni di Belluno, Limana, Ponte nelle Alpi e Sedico e per la quale Bim Gsp, circa un anno fa, ha avviato una ricerca sul territorio, mediante avviso pubblico. Sei, complessivamente, le offerte pervenute. “Le valutazioni sulla scelta migliore da adottare – spiega Attilio Sommavilla Presidente di Bim Gsp – si sono protratte nel tempo per molteplici ragioni oggettive: importanza dell’investimento in termini economici e di individuazione delle idonee fonti di finanziamento da destinare, molteplicità degli enti coinvolti nella decisione (sostanzialmente tutti i Comuni della provincia di Belluno), particolarità delle condizioni logistiche necessarie all’esecuzione dei servizi affidati. Va inoltre ricordato – continua Sommavilla – che nel 2022 tutte le risorse della società sono state totalmente impegnate a garantire il servizio idropotabile, messo a serio rischio dal protrarsi del periodo siccitoso, e ad eseguire tutte le progettazioni che hanno poi consentito di ricevere i corposi contributi pubblici del PNRR. Non solo, a giugno 2022, per effetto delle elezioni amministrative, in molti Comuni (nostri soci, lo ricordo), vi sono stati importanti cambiamenti di assetto, che hanno giocoforza richiesto un allungamento del processo di valutazione generale. Ogni determinazione nel merito, è bene precisarlo, deve essere condivisa con i Comuni soci ed approvata dagli stessi: in tal direzione procederemo quanto prima, così da individuare in breve tempo la soluzione che consenta alla società di dotarsi di una sede ad elevata efficienza energetica e di ridurre notevolmente la spesa corrente. Mi scuso – conclude Sommavilla – senza alcuna difficoltà con i sei soggetti proponenti per le tempistiche intercorse, condizionate, come detto, da fattori oggettivi. Riteniamo gli stessi liberi da ogni impegno nei nostri confronti, e quindi privi di responsabilità, qualora optino per una diversa destinazione del bene offerto. Di questo, naturalmente, daremo informazione anche ai diretti interessati”.
IERI ALLA RADIO
DILLO A RADIO PIU’…”IMBARAZZATO PER GLI INGIUSTIFICABILI RITARDI DEL BIM GSP”
REDAZIONE Ci scrive Fabio Rufus Bristot, persona interessata, per quota parte, alla vicenda che lo stesso illustra, mette in evidenza totale disappunto manifestando una marcata critica sui metodi di lavoro
Il 3 dicembre del 2021, scadevano i termini previsti da una manifestazione di interesse promossa pubblicamente dal Bim per la realizzazione della nuova sede delle aziende collegate a GSP e Consorzio dei Comuni Bim Piave Belluno, che intelligentemente vuole evitare pagamenti con causale “affitti proprie sedi” per oltre 200.000 all’anno. Concorrevano allora vari soggetti, tra i quali anche un consorzio di cui faceva parte mio padre, per quota parte, di qui il mio intervento. Sino a quando ho rivestito il ruolo di Consigliere comunale, ritenendo incompatibile e inopportuno qualsiasi mio interessamento diretto alla questione, ho evitato di chiedere qualsiasi genere di informazione. Alla fine del mio mandato mi sono interessato scoprendo che dopo 9 mesi non c’è stata risposta. Un anno dopo l’invio della posta certificata che risulta ancora inevasa dopo 30 giorni. Ad oggi non è pervenuta risposta alcuna. Ricordo che tutte le offerte prodotte sono vincolate sino a che questa risposta del Bim non venga formulata ed ufficializzata. Traducendo, vuol dire che se uno dei soggetti proponenti avesse trovato nel frattempo un altro acquirente, non avrebbe potuto dar seguito ad alcun atto di compravendita. Io al contrario domani la bolletta la pagherò nei termini, come è giusto che sia. Auspico che l’onestà intellettuale prevalga e si dica senza tentennamenti “ci scusiamo con tutti”, evitando quindi comunicati di replica che sarebbero inutili e goffe graffiate sugli specchi.
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