di Renato bona
Si possono sintetizzare come segue i temi che saranno proposti e sviluppati nel corso che, promosso in collaborazione tra gli Istituti superiori di scienze religiose “Giovanni Paolo I” di Belluno-Treviso e “A. Onisto” di Vicenza, collegati alla facoltà teologica del Triveneto, prevede le lezioni “in presenza (posti limitati e su prenotazione, nella sede del Seminario Vescovile trevigiano) oppure “a distanza” tramite piattaforma Webex: “Il senso del percorso: novità e caratteristiche del corso”, “L’enigma della sofferenza e del male”, “La pandemia come ‘apocalisse culturale’”, “Lettura etico-antropologica”, “Il contagio del bene comune”, “Verso una democrazia sostanziale”, “La riscoperta del limite e della vulnerabilità”, “L’etica medica al tempo del Covid-19”, “La chiamata ad una responsabilità etica globale”, “ Bioetica globale: tavola rotonda”, “La condizione tecno-umana”, “Le istanze dell’etica della tecnologia nel tempo della Covid-19”, “Le biotecnologie nella lotta al Covid-19”, “Valutazioni etiche”, “L’uomo alla prova: il valore della crisi”, “ Quale futuro post-pandemia? il contributo della comunità cristiana”.Una precisazione: gli studenti iscritti come ordinari-straordinari a uno dei due Istituti potranno partecipare al corso semplicemente facendone richiesta alle rispettive segreterie. Sono previsti sei incontri per complessive 24 ore, con appuntamenti ogni venerdì dal 23 aprile al 28 maggio, dalle 18,30 alle 21,40. I docenti responsabili sono don Diego Puricelli (entrato nel Seminario Gregoriano di Belluno all’indomani della laurea in biotecnologie mediche, conseguita all’Università di Padova nel 2010; ha ottenuto anche il Baccalaureato in Teologia nel 2016; ordinato Sacerdote il 21 aprile 2018 è dottorando in bioetica alla Pontificia università Gregoriana: è vicario parrocchiale d Cavarzano-Sargnano, Diocesi di Belluno) ed il prof. Leopoldo Sandonà (ha conseguito il dottorato di ricerca in Filosofia e il Baccalaureato in teologia: svolge attività di ricerca e docenza presso lo Studium Generale Marcianum e in altri istituti della Facoltà Tteologica del Triveneto; è docente stabile di filosofia e vicedirettore dell’Issr di Vicenza; segretario scientifico del Comitato regionale per la bioetica della Regione del Veneto e membro di Comitati di etica per la pratica clinica; è autore di diverse pubblicazioni); i docenti invitati quali relatori sono: Paolo Benanti, Lorenzo Biagi, Sabina Girotto, Grazia Papola, Renzo Pegoraro e Michele Tomasi. L’iniziativa si rivolge agli studenti degli Issr del Triveneto, docenti, personale sanitario ed altri interessati. Ed a proposito del corso, ecco quanto è stato postato nel sito chiesabellunofeltre della Diocesi guidata dal vescovo monsignor Renato Marangoni: “L’umanità si trova in un momento di grande prova. La pandemia da Covid-19 ha profondamente destabilizzato la società, facendo emergere tutta la nostra vulnerabilità fisica, culturale e politica. Da subito, questa emergenza sanitaria senza precedenti è stata interpretata attraverso un frame work puramente scientifico, e le decisioni politiche sono state prese considerando quasi esclusivamente le ragioni fornite dai comitati tecnico-scientifici. Sebbene la situazione di emergenza reclami – giustamente – delle soluzioni tempestive sul piano organizzativo-gestionale, siamo convinti che una «maggiore profondità di visione e una migliore responsabilità dell’apporto riflessivo sul senso e sui valori dell’umanesimo abbia la stessa urgenza della ricerca di farmaci e vaccini” (Pontificia Accademia per la Vita, Pandemia e fraternità universale. Nota sulla emergenza da Covid-19, 30 marzo 2020)”. Si può quindi leggere ancora: “Se nelle epoche passate l’umanità è andata avanti procedendo su binari più o meno stabili – e il cambiamento era difficile da introdurre – il deragliamento provocato da questa pandemia sta costringendo la famiglia umana a fermarsi, a ripensare le sue vie e a farlo tempestivamente. Paradossalmente questa ‘disgrazia’ potrebbe rivelarsi una preziosa opportunità che ci viene offerta per attingere a risorse di senso finora non sfruttate o forse sconfessate, così da promuovere uno stile di vita più inclusivo e solidale, in una cornice di autentica fraternità universale. Come ci ha ricordato più volte papa Francesco: ‘peggio di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla’ (Omelia del Santo Padre Francesco nella Solennità di Pentecoste, Città del Vaticano, 31 maggio 2020)”. Conclusione: “E’ per questi motivi, certi che ‘nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell’uomo’ (GS 22), vogliamo proporre un corso in cui le ragioni della fede possano confrontarsi ed integrarsi con le ragioni della scienza. Professionisti di varie branche del sapere filosofico e teologico, animati da una sensibilità multi disciplinare, cercheranno di rischiarare – alla luce del Vangelo e dell’esperienza umana – alcune questioni scottanti di questo tempo non facile, fornendo inoltre delle direttrici su come ripensare in maniera creativa il futuro post-Covid che ci attende”.
NELLE FOTO (siti chiesabellunofeltre, La Repubblica, Tuttogolfo, cavarzano.diocesi.it): l’annuncio del corso su Bioetica e Covid 19; il logo dell’Istituto superiore di scienze religiose “Giovanni Paolo I” di Belluno-Treviso e quello dell’istituto “A. Onisto” di Vicenza; don Diego Puricelli; il prof. Leopoldo Sandonà; immagini drammaticamente attuali: sale di terapia intensiva e ambulanze in attesa del ricovero di pazienti colpiti da Covid 19. .