BELLUNO In un bel libro curato con don Giuseppe Bernardi, Livio Casagrande lo definisce “il samaritano delle beatitudini” Il prof. don Lorenzo Dell’Andrea, all’epoca direttore dell’emittente Telebelluno Dolomiti: “La sua scomparsa è una grave perdita per la chiesa e per il mondo missionario, ma il suo insegnamento sarà prezioso per continuare nell’attività di evangelizzazione e di sostegno per i più deboli”. Era il suo commento alla notizia che il 12 luglio 2002, verso le 10,30, sulla spiaggia “Le due sorelle” di Torre dell’Orso, a Marina di Melendugno, in provincia di Lecce, dove era in vacanza, era morto don Sergio Buzzatti. Dell’Andrea aveva aggiunto: “L’ho avuto come vice rettore nel seminario e ho ammirato la sua bontà, la capacità di colloquio e la comprensione dei problemi, soprattutto quelli dei giovani. Successivamente ho avuto modo di apprezzare la sua spiritualità e l’impegno sacerdotale, sempre animato da grande fede”. E’ solo una delle numerose testimonianze su un sacerdote del quale l’allora vescovo monsignor Vincenzo Savio disse: “Don Sergio è stato un sacerdote buono, un autentico uomo santo ch ha richiamato su di se moltissima attenzione e grande riconoscenza sia da parte dei sacerdoti che del laicato, Ho colto in lui la grandissima capacità di mettersi all’ascolto di tutti senza distinzioni e fornire quindi contributi di grande saggezza ed umanità sempre con il sorriso sulle labbra, Chiunque abbia bussato alla sua porta ha trovato in lui una pronta disponibilità come su addice ai migliori servitori della Chiesa”. A distanza di 10 anni dal tragico evento, Livio Casagrande (ha definito Buzzatti “il samaritano delle beatitudini, una voce dello Spirito santo” – ndr. ) e don Giuseppe Bernardi avevano dato alle stampe (Tipografia Piave di Belluno) il libro “Don Sergio Buzzatti,. Una voce dello spirito” con scritti e testimonianze raccolti con la collaborazione di Stefania Dal Pont, Luigina e Adele Tormen, Cosimo Migliaccio, ed apporti di Luisella De Min, Nadia Scarzanella, Fabrizio De Pasquali, Gigliola De Biasi, Camilla Furlan, Cettina Paolello, don Francesco Soccol. Proprio quest’ultimo, che era in mare con don Sergio quel 12 luglio di 18 anni fa, ebbe a ricordare: “… nell’arco di pochi minuti è accaduto che lui morisse senza che potessi far nulla. E’ stata un’esperienza tremenda, ma anche grande, un momento di Dio. Si è avvicinata una persona sconosciuta che aveva aiutato per i soccorsi e mi ha detto: ‘Quando il Signore chiama bisogna partire e non siamo noi a decidere’”. La notizia della morte di Buzzatti aveva gettato nel lutto l’intera diocesi di Belluno-Feltre oltre alla grande famiglia del Movimento dei Focolari (“Ora lo penso in Paradiso, a ricevere il premio per l’amore che ha donato a tutti, in particolare alla chiesa di Belluno-Feltre dando un esempio di umiltà e generosità”, parole di Chiara Lubich fondatrice dei Focolari – ndr.). Ma chi era don Sergio? Figlio di Attilio Buzzatti e Dorina Manfroi, era nato a Sedico l’8 aprile 1923; durante la sua infanzia la famiglia si trasferì ad Agordo; dopo il Seminario, fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1947 dall’allora vescovo monsignor Girolamo Bortignon; perfezionò gli studi a Roma e conseguì la licenza in teologia; dal 1949 al 1972 vice direttore del Seminario Gregoriano bellunese dove nel 1955 divenne direttore spirituale; dal 1963 canonico della Cattedrale; nel 1972 nominato delegato vescovile per la vita consacrata, incarico che mantenne fino al 1989; dal 1972 al 1974 anche delegato vescovile per la parrocchia di Codissago. E’ di quegli anni la sua adesione attiva ai Focolari. Nel 1975 gli venne affidato l’incarico di direttore del Centro missionario diocesano e su indicazione del vescovo monsignor Maffeo Ducoli “promosse l’apertura missionaria della Diocesi, sostenendo i nostri sacerdoti, religiosi e laici in tutti i continenti”; lasciò l’incarico – “il periodo pasquale del mio sacerdozio” – nel 1997; dal marzo del 1991 iniziò l’opera di guida spirituale di molti sofferenti nel corpo e nello spirito avendo da tre vescovi l’incarico di operare anche esorcismi e preghiere di guarigione. Nel periodo di collaborazione con il centro di spiritualità “Papa Luciani” di Col Cumano di Santa Giustina in provincia di Belluno, dal 1998 a poco prima della scomparsa, don Sergio Buzzatti si dedicò assiduamente al servizio di canonico. Dalla Pasqua del 2002 aveva accettato di seguire l’associazione ‘Figli in cielo’: una realtà che – traiamo sempre dal libro di Casagrande-Bernardi – stava estendendosi a livello nazionale, con l’obiettivo di accompagnare spiritualmente ui genitori che hanno perso figli giovani. Un altro dei numerosi impegni che assumeva in via informale con persone e gruppi, in un continuo slancio di fraternità e di paternità”. Il pregevole lavoro di Livio Casagrande e di don Giuseppe Bernardi, era stato presentato dal vescovo (oggi emerito) monsignor Giuseppe Andrich il quale aveva fra l’altro affermato: “Sono riconoscente a chi ha voluto donarci questa pubblicazione: essa ci fa cercare ancora il suo volto nelle immagini e le sue parole negli scritti che qualcuno aveva gelosamente custodito, Sono pagine che mostrano l’esemplarità di questo prete che è stato un grande dono di Dio per la nostra Chiesa e per tutta la Chiesa, con la sua presenza da un capo all’altro della terra. La cura messa per far rispecchiare, su queste pagine la sua chiarezza e semplicità nel parlare e nello scrivere – perfino riproducendo alcuni suoi limpidi scritti autografi – tramanda la luminosità del volto e delle parole di don Sergio… Questa pubblicazione è uno splendido regalo per l’anno della fede”. Va ricordato da ultimo che il ricavato dalla vendita del libro è devoluto a favore del monastero delle Benedettine del Santissimo Sacramento in Messico, nuova fondazione aperta dalla bellunese di Castion suor Maria Renata Quariglio. Il tutto nell’ambito del “Progetto Missione” che ricorda l’opera di don Sergio e intende “ridare slancio alla realtà che ha iniziato un uomo di Dio che dedicava molto tempo alla carità: dall’aiuto materiale fino al gravoso ministero di esorcista”.
NELLE FOTO (riproduzioni da “Una voce dello spirito”): monsignor Sergio Buzzatti; la copertina del libro di Casagrande-Bernardi; Torre dell’Orso ed il mare dove ha perso la vita il sacerdote bellunese; immagine del 1937: don Sergio con il fratello Renzo e la sorella Olga; 26 agosto 1997, sala del Cenacolo a Gerusalemme: foto di gruppo per il 50. di sacerdozio di don Buzzatti; con don Virginio De Martin, pure bellunese, nel villaggio di Alloko Diekro a Sakassou in Costa d’Avorio; con il “collega” missionario bellunese don Giuseppe Pedandola, in Ecuador; sempre in Ecuador, con don Aldo Giazzon; don Sergio celebra la messa con gli indios sulle montagne in Ecuador; incontro del 1992 con il bellunese don Egidio Del Favero a Sakassou; con don Bruno Soppelsa, anch’egli bellunese, e alcune “focolarine”, in missione in Thailandia.