BELLUNO L’impegno quotidiano, silenzioso, per affrontare le piccole e grandi difficoltà dei nostri cittadini. E noi, sempre al loro fianco. Il Calendario storico dell’Arma dei Carabinieri, vero e proprio oggetto di culto per collezionisti del settore e i tanti amici dei Carabinieri, anche quest’anno, grazie alla sapiente narrativa dei testi di Massimo Gramellini, accompagnati dalle tavole curate dallo studio di design Pininfarina, rappresentano un armonioso connubio di immagini e parole che lo rendono particolarmente prezioso. I 210 anni che siamo giunti a festeggiare sono costellati da innumerevoli azioni legate al senso del dovere, al silenzioso sacrificio, al coraggio più forte di ogni timore, il tutto sorretto dall’incrollabile amore verso gli altri. Ecco, il Calendario che oggi presentiamo, raccoglie dodici racconti, uno per ciascun mese dell’anno, ricordandoci cos’è importante sulla terra e come fatti importanti trasformino la cronaca in storia. Cosa hanno in comune il salvataggio in battaglia di Carlo Alberto e le pensioni recapitate durante la pandemia a chi da solo non poteva ritirarle? Cosa unisce i Martiri di Fiesole del 1944 ai loro colleghi che qualche mese fa, in quel di Faenza, hanno portato in salvo tre anziani a nuoto, sfidando un’alluvione? Piccoli o grandi gesti di altruismo che il Comandante Generale dei Carabinieri ha riassunto in alcune parole “anche al Carabiniere, in fondo, si chiede ciò che fanno gli artisti: aggiungere bellezza. Quella del soccorritore dopo una calamità, della speranza dopo lo sconforto, dell’ordine dopo il caos, della giustizia dopo un torto”. Ogni impegno e sforzo quotidiano, indossando gli Alamari e le nostre Bandoliere, corre lungo un’unica linea rossa – come la banda che è nei pantaloni dell’uniforme dei Carabinieri, come quella della grafica del Calendario – che guida la nostra azione: il senso del Dovere, la Fedeltà alla Bandiera, l’Amore verso l’Italia. Rimanendo sempre umani, umili, generosi, affrontando sempre in silenzio le sfide del tempo moderno. Questo vuole trasparire dalle 12 tavole del Calendario Storico dei Carabinieri 2024, dedicato a quei tanti Carabinieri che riempiono di umanità le sue pagine e di sicurezza le più sperdute contrade d’Italia. Ed una pagina di questo Calendario racconta anche l’Arma di Belluno. La tavola di luglio è dedicata ad una storia che nasce nel Cadore, quella che ha visto due donne protagoniste. Una di loro è Martina, la Carabiniere che ha salvato una donna sedendosi accanto a lei, parlandole per un lungo, infinito tempo, mentre entrambe erano sospese a ottanta metri dal suolo, su un ponte. La storia del Car. Martina Pigliapoco, all’epoca in servizio alla Stazione Carabinieri di San Vito di Cadore, ha toccato le corde del cuore di molti, per il naturale, intenso e prezioso slancio che l’ha portata, senza esitazione, a interpretare il senso della sua missione. Quel “fidati di me” che intitola la pagina, è un messaggio forte, che ogni giorno rappresenta la missione di ogni Carabiniere: rappresentare con dignità e onore la Repubblica, per mettersi in ascolto dell’altro, garantendo sempre la sua dignità, il suo rispetto, per non ledere mai quel fortissimo e indissolubile legame di fiducia che unisce il cittadino ai suoi Carabinieri, quando varca la porta di una nostra Stazione o li incontra in pattuglia sulle strade del territorio. E allora, anche quest’anno presentiamo un calendario che non serve semplicemente a contare i giorni, a raccontare il passare del tempo, ma diventa inevitabilmente lo strumento di un messaggio di rassicurazione sociale che fortifica i Valori istituzionali, nel segno della continuità del servizio per le nostre comunità.
IL CALENDARIO 2024
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