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CANALE D’AGORDO La Fondazione Papa Luciani di Canale d’Agordo Onlus, attraverso il Presidente e Sindaco di Canale d’Agordo Massimo Murer e l’amministratore Loris Serafini, esprime il suo profondo dolore, cordoglio e compartecipazione alla dipartita di Sua Santità Papa Francesco, avvenuta il Lunedì dell’Angelo alle ore 7:35. Nell’unirsi al dolore dei familiari, della Chiesa universale, della Cristianità e di tutto il mondo religioso e laico che ha amato e sostenuto papa Francesco nella sua grande opera di pace e di umanizzazione, vorrebbe tracciarne un ricordo caro e personale. Fin dalla sua elezione, i sindaci che si sono succeduti a Canale d’Agordo (Rinaldo De Rocco e Flavio Colcergnan) hanno periodicamente invitato papa Francesco a visitare i luoghi natali del suo predecessore, il Beato Giovanni Paolo I, (nel 2013, nel 2015, nel 2019). Il motivo – oltre alla prossima beatificazione – erano anche le comuni caratteristiche che univano i due pontefici. Innanzitutto il linguaggio. Come Gesù per evangelizzare parlava in parabole, così Papa Francesco aveva ripreso lo stile di Giovanni Paolo I nel parlare con parole immediatamente comprensibili, con uno stile giornalistico, diretto, proprio come faceva Gesù. Questo gli ha permesso di avvicinarsi subito, come papa Luciani, al cuore delle persone più umili, esattamente come Gesù: migranti, perseguitati, carcerati, prostitute, anziani soli e abbandonati, ragazze madri, bambini orfani, vittime delle guerre e persone comuni. Tutti lo sentivano padre per il suo modo diretto di approcciarsi a loro, proprio come faceva Giovanni Paolo I. La preoccupazione per i lavoratori, per i salari delle gente comune, per i diritti di coloro che non hanno voce, per le continue vittime delle guerre è stata la costante dell’impegno pastorale di entrambi. La Comunità di Canale d’Agordo inoltre ha un motivo in più per essere grata a papa Francesco. Grazie a lui infatti, la Causa di Canonizzazione ha potuto approdare alla beatificazione, prima con la dichiarazione di venerabilità di Albino Luciani (2017), poi con l’annuncio della beatificazione (2021), avvenuta proprio per le sue mani in Piazza San Pietro domenica 4 settembre 2022. Ci rimarranno nel cuore le parole conclusive della sua omelia in quella occasione: «Con il sorriso Papa Luciani è riuscito a trasmettere la bontà del Signore. È bella una Chiesa con il volto lieto, il volto sereno, il volto sorridente, una Chiesa che non chiude mai le porte, che non inasprisce i cuori, che non si lamenta e non cova risentimento, non è arrabbiata, non è insofferente, non si presenta in modo arcigno, non soffre di nostalgie del passato cadendo nell’indietrismo». E così pure nell’Angelus dello stesso giorno: «Ci rivolgiamo in preghiera alla Vergine Maria, perché ottenga il dono della pace in tutto il mondo, specialmente nella martoriata Ucraina. Lei, la prima e perfetta discepola del Signore, ci aiuti a seguire l’esempio e la santità di vita di Giovanni Paolo I». Mercoledì 19 aprile 2023 Papa Francesco ha salutato brevemente dopo l’udienza generale del mercoledì il sindaco di Canale d’Agordo Flavio Colcergnan – che gli ha donato un quadro di Franco Murer – il vice sindaco Massimo Murer, l’assessore Marilisa Luchetta e il direttore Loris Serafini, scambiando qualche simpatica battuta dopo l’invito del Sindaco a visitare Canale d’Agordo, soprattutto confessando ai rappresentanti del paese di Luciani di essere già stato nelle Dolomiti, ma senza specificare dove. Insieme a Papa Francesco, tornato alla Casa del Padre nel secondo giorno di Pasqua, si vuole qui ricordare qui anche il maestro Yan Zhang al quale papa Francesco aveva commissionato l’arazzo della beatifcazione di Papa Luciani. Yan Zhang, non cristiano, ma stimatore del Cristianesimo è venuto a mancare a Roma venerdì santo 18 aprile 2025, tre giorni prima di papa Francesco e durante i momenti più intensi delle celebrazioni pasquali. Il maestro Zhang era venuto a Canale d’Agordo il 10 settembre 2022 ed era stato accompagnato nel Museo di Papa Luciani dopo aver partecipato a una serata sulla beatificazione nella quale aveva presentato la sua opera.
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