BELLUNO Non si tratta di un regalo della Regione ai bellunesi, ma del riconoscimento della peculiarità della montagna, dove l’acqua nasce e viene sfruttata per esigenze anche della pianura. Massimo Bortoluzzi, già consigliere provinciale si è posto una domanda: a che punto è la trattativa tra Provincia e Regione Veneto sui canoni idrici? Nel contesto la Provincia chiede alla Regione di poter utilizzare una piccola quota dei canoni idrici per poter assumere personale per la difesa del suolo. “Con quale necessità – dice Bortoluzzi – perché chiedere ad altri come usare risorse che sono nostre?” Secondo Bortoluzzi la Regione avrebbe lanciato l’idea di togliere alla Provincia parte di queste risorse e portarne la gestione a Venezia per gestirle attraverso i propri uffici periferici. “Mi auguro che non sia così – agginge l’ex consigliere provinciale – sarebbe proprio una bella dimostrazione di centralismo miope da parte di chi sbandiera l’autonomia dei territori“. Infine Bortoluzzi sottolinea che i soldi dei canoni idrici servono prioritariamente per le opere contro il dissesto idrogeologico “Ed è così che sono stati utilizzati mentre ero consigliere in Provincia, anche intervenendo in situazioni critiche all’indomani di Vaia e dell’alluvione del dicembre 2020. Una questione da ragionarci sopra e spero che tutti consiglieri provinciali e il presidente Padrin abbiano a cuore il territorio e le comunità locali e si battano per questa giusta causa, ancor di più in questo difficile momento“.
*****