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DI GIANPAOLO BOTTACIN
Leggendo certe dichiarazioni si rimane quanto meno perplessi soprattutto se si è bellunesi. Qui non si parla di un contributo come tanti altri. Qui si tratta di una vera e propria rivoluzione che per chi rappresenta le nostre comunità dovrebbe essere una battaglia fondamentale per sancire un principio sacrosanto. E cioè che chi sfrutta la risorsa acqua e sappiamo quanto è costato lo sfruttamento idroelettrico a noi bellunesi, deve incrementare in maniera sostanziosa la ricaduta economica sui nostri territori. Chi non ha capito questo, ovviamente non può capire che si tratta di una battaglia storica. Sono arrivato in Regione quando i canoni idrici ammontavano a 7 milioni di euro. Poi, nel 2008 feci un emendamento per raddoppiarli. Ovviamente chi doveva versare il doppio fece ricorso ma lo perse. Dal 2014 l’intero gettito di questi canoni raddoppiato vengono incassati dall’ente Provincia. Analogamente nel 2020, dopo essere riuscito a modificare la legge nazionale con non poca difficoltà, feci approvare una legge regionale che incrementa sensibilmente la quota che i grandi produttori di energia idroelettrica devono versare nelle casse della Provincia. Altri 20 milioni all’anno. Ovviamente anche in questo caso i produttori di energia si sono opposti con ricorsi. Ricorsi presentati anche nelle altre regioni in cui sono state approvate leggi analoghe, in particolare Lombardia e Piemonte. Il tribunale competente per tali ricorsi è il tribunale superiore delle acque pubbliche che purtroppo ha dei tempi molto lunghi, ma che ovviamente sono del tutto indipendenti dal sottoscritto. Ma stanno arrivando le sentenze rispetto a tali ricorsi anche nei confronti dei gestori che hanno gran parte delle centrali in provincia di Belluno. E nelle prime sentenze si legge chiaramente che il tribunale superiore delle acque pubbliche vuole “dare continuità a tale giurisprudenza”. Pertanto è solo questione di tempo. Ma l’esito è piuttosto scontato, come nel 2008. Lascia quindi perplessi che una battaglia di civiltà con ricadute di decine di milioni di euro venga quasi ironizzata da parte di qualcuno. Stiamo parlando di una svolta epocale che ha pesanti ricadute positive nel bilancio dell’ente Provincia. Una battaglia, che qualcuno tende a sminuire, per nulla scontata e che purtroppo ho dovuto fare da solo.