Comunicato dell’intergruppo tutela animali e conservazione della natura in Veneto
L’auspicio è di non dover iniziare l’anno con la solita conta di feriti nei Pronto soccorso o con un’altra strage di animali. I botti sono pericolosi per le persone, spaventano a morte i nostri amici a quattro zampe e gli uccelli selvatici e in più inquinano: tre buoni motivi per festeggiare facendone a meno. È l’appello che hanno fatto i consiglieri dell’intergruppo tutela animali e conservazione della natura (Andrea Zanoni e Anna Maria Bigon del PD e Cristina Guarda di Europa Verde). Le ordinanze di divieto da parte dei sindaci sono ancora troppo poche e comunque oltre a vietare, sono fondamentali i controlli ma anche che tutti capiscano quanto siano dannosi. Perciò ci appelliamo alla responsabilità individuale e in particolare ai genitori affinché spieghino ai più giovani le possibili conseguenze di botti e petardi. È di questi giorni la notizia del mancato risarcimento ai familiari di un 38enne del Trevigiano, morto per l’esplosione di un razzo. Evitiamo rischi inutili e non sovraccarichiamo ulteriormente il personale sanitario, sotto pressione da due anni a causa della pandemia. A ciò si aggiungono le sofferenze gratuite inflitte agli animali, da affezione e non, che percepiscono il rumore quattro volte più forte rispetto a noi e l’inquinamento da polveri sottili in una delle regioni più avvelenate d’Italia. Con l’avvicinarsi del 31 dicembre si stanno moltiplicando gli appelli e così rinnoviamo il nostro: salutiamo il nuovo anno senza botti, è un guadagno per tutti.
—
Anche la LAV insiste nel chiedere ai comuni e al governo di vietare botti e petardi, sottolineando come anche gli animali selvatici siano vittime di questo fenomeno
Gli animali selvatici risentono fortemente gli effetti dei botti, tuttavia è più difficile rendersene conto, considerato che non vivono a stretto contatto con noi umani.
Svegliati improvvisamente da esplosioni deflagranti e da lampi di luce mentre il cielo letteralmente esplode sopra di loro, costituisce un insieme di eventi incomprensibili per gli animali selvatici, che vengono presi dal panico e, per questo, mettono immediatamente in atto i comportamenti tipici delle loro specie, tutti accomunati da un fattore determinante per la loro sopravvivenza: fuggire da quella situazione per mettersi in salvo. Questa reazione istintiva comporta spesso conseguenze letali, come accaduto lo scorso anno a Roma dove migliaia di storni disorientati dai botti, hanno preso il volo lasciando precipitosamente i loro dormitori e andando a scontrarsi contro le infrastrutture umane, con il risultato di morire a causa dell’impatto.
—-
I Botti di capodanno fanno male all’ambiente e all’aria che respiriamo
E’ assodato che le polveri sottili (PM10 e PM2.5), che sono comunque solo uno degli inquinanti associati all’utilizzo dei prodotti pirotecnici, siano riconosciute dall’Organizzazione mondiale della sanità tra gli inquinanti atmosferici più direttamente legati all’insorgere di effetti negativi per la salute delle popolazioni esposte.
I dati parlano chiaro, la mattina del primo gennaio la qualità dell’aria nelle città dove ci sono stati fenomeni pirotecnici non è per niente buona soprattutto se le condizioni metereologiche favoriscono la stagnazione delle sostanze inquinanti.
Quest’anno i botti sono stati vietati anche a Milano, Roma, Varese, Avellino, Modena, Verona, Gorizia, Firenze, Siena e molte altre città per proteggere persone, animali, ambiente.
—-
Alcuni consigli per proteggere gli animali domestici:
Gli animali dipendono da voi, non uscite per capodanno senza aver sistemato adeguatamente gli animali soprattutto se sensibili ai botti, possono sfondare finestre e devastare la casa se colti dal panico. Affidateli a una persona che possa controllarli o portateli con voi meglio se i un posto tranquillo.
Evitate le passeggiate nelle ore serali nel momento in cui è più probabile ci siano esplosioni
Se dovete per forza uscire assicurate una pettorina antifuga al vostro cane e assicurate bene anche il guinzaglio
Non lasciate cani all’esterno in box o recinti, men che meno alla catena (per altro vietata) gli animali per paura e disperazione possono ferirsi fino a morire.
In casa lasciate che l’animale trovi un posto in cui può sentirsi sicuro, per una sera siate tolleranti, se si rifugia in un posto in cui non gli è di norma consentito, evitate di sistemarlo in posti in cui non vuole stare, non parlategli con le “vocine” pensando di consolarlo, peggiorate la situazione, dimostratevi calmi e sereni.
Non date assolutamente farmaci “calmanti” che non siano stati espressamente prescritti dal veterinario.