AUDIO, VOCE ANNALISA SCARDANZAN
Domani sarà il giorno in cui ufficialmente ti verranno riconosciuti gli anni di lavoro, di impegno e di sacrifici di una vita. Dall’età di 14 anni in Germania a lavorare in gelateria per alcune stagioni, ma prima ancora, anche se non riconosciuto dal punto di vista ufficiale, ad aiutare in famiglia accudendo i fratelli e nei lavori domestici oltre che nei campi. Dalla Germania al ritorno in Val del Biois, rientro a casa per prestare servizio in vari locali della vallata, dall’Hotel Stella Alpina al Rondinella, scegliendo poi, dopo il matrimonio, di tentare la via del lavoro autonomo con un ambiente in proprio. Tramontata l’idea di aprire un Rifugio con attività stagionale su a Colmont principalmente per problemi di approvvigionamento di acqua, ecco l’idea, assieme a Sandro, di trasformare il vecchio fienile di famiglia in ristorante. Le prime a rimetterci sono state ovviamente le mucche che sono state sfrattate e trasferite in altro ricovero, poi sono iniziati i lavori di ristrutturazione. Il 29 giugno 1973 è stato il grande giorno della nuova avventura che sta proseguendo da oltre 50 anni, alla guida del Tabià: quanto schiz, quanta polenta, quanti rotoli di spinaci in tutti questi anni ma soprattutto quanti gnocchi! Tante volte ho sentito la frase “Eh se avese na lira par ogni gnoch (poi sostituita dai centesimi di euro) sarie siora” ed infatti giorni fa ti abbiamo donato come premio “Lo gnocco d’oro”. In questi anni quasi 200 collaboratori hanno lavorato al tuo fianco, hai incontrato e servito migliaia di clienti che continuano a tornare per rivivere l’atmosfera del passato, per gustare i piatti dei loro ricordi, per assaporare l’aria del Tabià, per incontrare persone genuine. Certo ne hai avuto di coraggio a proporre negli anni ’70 un menù fatto di piatti della tradizione e prodotti locali, in un periodo in cui andava di moda la novelle cuisine, i piatti raffinati e poco popolari. Tante mode culinarie sono passate, ma sei sempre andata avanti con la tua cucina, nel segno del legame con il territorio: saresti probabilmente rabbrividita se ti avessero proposto la cucina molecolare al Tabià. Hai sempre tenuto il legame con il passato ma questo non ti ha impedito di cercare novità, di partecipare a tutte le attività di promozione dal Piat de la Nona a Europa in Zattera, sempre con caparbietà nel mantenere la linea di lavoro creata. E questo non è bastato: per anni volontariato con la Croce Verde Val Biois come volontaria e come base per le chiamate ancor prima che spuntasse il 118 a gestire il tutto, collaborazione con le associazioni del territorio ogni qual volta riuscivi a ricavare un po’ di tempo. Arrivando a questi ultimi anni, nel momento peggiore della storia e travolti dalla pandemia ancora un azzardo, un nuovo investimento con il minimarket che rappresenta in questo momento un luogo di ritrovo in particolare la mattina “par chi da Feder”, due chiacchiere, un caffè in compagnia la possibilità di avere dei rapporti sociali, di incontrarsi in un paesino di nemmeno 100 abitanti. Ed oltre a tutto questo hai trovato il tempo per fare la moglie, la mamma, la nonna. Ti abbiamo tenuto nascosto per tutta l’estate la notizia del riconoscimento di “Maestro del commercio” con attribuzione dell’Aquila di diamante ma domani vai, goditi la giornata e ogni volta che guarderai all’aquila, pensa a tutto quello che c’è dietro, continuando a guardare sempre avanti!
Lo staff del Tabià
foto IL TABIA’ ANNI OTTANTA, ERA IL COVO DI RADIOPIU, DA SINISTRA ANNALISA, AMALIA E SANDRO.
OGGI ALLA RADIO DAL GIRO DI BOA DELLA NOVE
DAL LIBRO ODIO LA RADIO 2003, MIRKO MEZZACASA
I 50 ANNI DEL RISTORANTE TABIA’ A FEDER DI CANALE D’AGORDO
CANALE D’AGORDO Cinquant’anni fa, il 29 giugno, apriva il ristorante Tabia’ di Feder a Canale d’Agordo. Una storia scritta dalla famiglia Scardanzan-Pescosta. Annalisa ebbe l’idea di affiancare al ristorante non solo il servizio di asporto ma anche un mini market utili per chi abita la frazione e per chi la frequenta durante le ferie.
LA DIRETTA RADIO PIU’
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