GOSALDO Mi trovo costretto a postare una mia opinione personale in merito ai fatti occorsi circa la Casa di Babbo Natale. Non avrei voluto farlo in questo termini (usando i social), ma ritengo anche sia giusto prendere una posizione decisa e personale sull’accaduto. La mia non vuole essere una critica, ma una delucidazione. Inizio con il dire che da componente dell’amministrazione mi sento molto dispiaciuto. Per gli amici della piazza in primis, che ho sempre appoggiato, che ho già sentito personalmente in merito alla vicenda e che si danno da fare per animare il paese. E per me stesso, come cittadino e compaesano, perché anche io nel mio piccolo e con i miei evidenti limiti, continuo a fare e ho sempre fatto del volontariato a Gosaldo, barcamenandomi tra la presidenza dell’ASD GOSALDO, l’attività politica qui e in unione montana (per i malpensanti invito a provare e a valutare se si tratti o meno di volontariato) e non ultimo nella gestione di questa pagina FB, che ho aperto e amministro io, che da VOCE a qualunque lingua sia essa autoctona o alloctona, in qualunque forma e modo, senza bannare nessuno, senza eliminare post, a dimostrazione che da parte mia l’invidia proprio non esiste. Sono dispiaciuto perché il post scritto dagli Amici lascia intendere che dietro a tutto questo ci sia l’amministrazione tutta. Non è esatto. La decisione dello smantellamento della STRUTTURA ESTERNA alla chiesa, pur priva di buon senso a mio personale avviso, è dettata da leggi che la TECNICA comunale ha voluto/dovuto far rispettare e con essa sindaco e guardia Comunale. Eccesso di zelo? Sicuramente sì, ma la burocrazia in Italia non la si scopre certo oggi. Fatto sta che chi poi firma i documenti prendendosi la responsabilità delle cose lo può fare nel modo che ritiene più opportuno, seguendo alla lettera i dettami dell’alta politica o meno. Scelte OPINABILI sì, ma non condannabili a priori. Peraltro l’istanza di chiusura non è mai pervenuta, in quanto era stato imposto solo lo smantellamento della parte esterna alla chiesa che poggiava sui muri della stessa. Nessuno ha mai imposto di chiudere tutto, tant’è che gli stessi Amici rispondono di aver abbassato le serrande per protesta. Ora, ciò che resta di tutta la vicenda è una grande amarezza. Tutti abbiamo perso qualcosa, tutti ci abbiamo rimesso ancora una volta, Gosaldo intera, e questo è il lato più sinistro e macabro dell’intera vicenda. Una cattiva gestione di procedimenti tanto macchinosi quanto necessari da entrambe le parti (carte e permessi), e un eccesso di tecnicismo nel far rispettare le regole da parte degli uffici comunali. Un cocktail esplosivo e nocivo, da lotta fraterna, Caino e Abele. Non è mia intenzione chiedere scusa a nessuno in quanto a livello personale non ho nessuna colpa, così come non voglio puntare il dito. Sicuramente aver gestito la situazione in questo modo non giova a nessuno. Ripeto, la chiusura della casetta mi lascia affranto. Ho un figlio piccolo, appena qualche mese….per l’anno nuovo mi auguro di potergli far vivere la magia del Natale nella mia amata Gosaldo.